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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Si ripropone il reato di accattonaggio

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Dal contrasto duro e puro al decoro alla reintroduzione del reato di accattonaggio, il passo è breve. E le condizioni sociali di oggi, dove la povertà in costante aumento, il disagio sociale una costanza con cui continuiamo a fare i conti amaramente, non possono che aggravare una situazione all'interno del Paese già di suo difficile e complessa. Una proposta di legge alla Camera ,vorrebbe delegare il Governo, ad attuare una norma finalizzata alla reintroduzione del reato di accattonaggio in Italia. Come si legge nella premessa di questa proposta,"Il reato di accattonaggio è scomparso dal nostro ordinamento a seguito dell’abrogazione dell’articolo 670 del codice penale,rubricato « Mendicità », operata dalla legge 25 giugno 1999, n. 205, in attuazione della dichiarazione di illegittimità costituzionale del primo comma dello stesso articolo." L'articolo 670 cosa prevedeva? Chiunque mendica in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con l'arresto fino a tr...

La norma “sblocca” Fincantieri è Costituzionale?Sussistono dubbi vista Sentenza firmata anche da Mattarella

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Il Consiglio dei ministri del 3 luglio 2015, ha approvato, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministro dello Sviluppo Economico un decreto legge in materia di rifiuti e di continuità delle attività produttive in siti di interesse strategico nazionale. Il governo comunica che "Il primo articolo del provvedimento riallinea la normativa italiana in materia di rifiuti alla disciplina europea, intervenendo sull’articolo 183 del Codice Ambientale (decreto legislativo 152 del 2006), che contiene le definizioni generali in materia di rifiuti, adeguando alcune definizioni alla direttiva europea in materia e alla consolidata interpretazione della Corte di Cassazione, specificando il concetto di deposito temporaneo all’interno delle aree di produzione. In particolare:  per “produttore di rifiuti” si intendono anche i soggetti ai quali sia giuridicamente riferibile la loro produzione;   viene ridefinito il “deposito temporaneo” comp...

La recente sentenza della Corte Costituzionale e la falsa essenzialità della eterosessualità

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Il Presidente del Consiglio dei Ministri rappresentato e difeso  dall'Avvocatura  Generale dello Stato ha insistito, in via pregiudiziale, per l’inammissibilità delle sollevate questioni e, in linea subordinata, per la loro infondatezza, in merito al giudizio promosso da una coppia sposata per ottenere la cancellazione della annotazione di «cessazione degli effetti del vincolo civile del [loro] matrimonio», che l’ufficiale di stato civile aveva apposta in calce all’atto di matrimonio, contestualmente all’annotazione, su ordine del Tribunale, della rettifica (da “maschile” a “femminile”) del sesso del marito.  Nel medesimo giudizio si è reputata inammissibile il diritto all'azione da parte dell'Avvocatura per i diritti LGBTI titolare, a detta della Corte Costituzionale, non già di un interesse direttamente riconducibile all'oggetto del giudizio principale, sibbene di un mero indiretto, e più generale, interesse, connesso al suo scopo statutario, a diffondere la ...

Anche se la legge elettorale è incostituzionale il Parlamento è legittimo

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Il comunicato della Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza – sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica – alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione, ha prodotto reazioni populiste e demagogiche a catena  Il Parlamento sarebbe illegittimo, il Presidente della Repubblica sarebbe illegittimo, ma seguendo questo ragionamento sarebbero illegittimi tutti gli atti normativi, giuridici, economici, che sono derivati da quando la legge 270/2005 è entrata in vigore ed è stata applicata per l'elezione dei parlamentari.  Seguendo questo pensiero populista si rischierebbe una catastrofe giuridica senza precedenti. Cosa che per alcuni aspetti sarebbe a dir poco auspicabile,...

Trieste, tra debito pubblico, patto di stabilità e sogni traditi

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scala al Belvedere Trieste Come è noto, vi è stata recentemente una importante sentenza della Corte Costituzionale , la n°. 219 del 19 luglio 2013,con la quale si è dichiarato illegittima la disciplina che norma le sanzioni per la violazione del patto di stabilità da parte delle Regioni a Statuto Speciale. In particolare, la Corte ha ritenuto che l'applicazione diretta di queste sanzioni anche alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome sia illegittima per eccesso dei limiti della delega in tema di federalismo fiscale (legge n. 42 del 2009). Infatti, detta legge riserva la determinazione di tali sanzioni ai singoli accordi che lo Stato deve definire con le Regioni speciali in materia di patto di stabilità, dunque, per la Corte Costituzionale, il legislatore delegato ha ecceduto dai limiti impostigli dalla delega, incorrendo nella denunciata violazione dell’art. 76 Cost. Insomma le Regioni a Statuto Speciale non hanno certamente ora il via libera per “violare ” d...

Scuola: Contratti a termine, le due ordinanze della Corte Costituzionale, tra rigetti e dubbi

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Dopo la Sentenza della Corte Costituzionale 146/2013 con la quale ha rigettato buona parte delle speranze dei precari della scuola in tema di scatti di anzianità, arrivano ora due ordinanze sulla questione stabilizzazione dei precari. Con una prima ordinanza la numero 206/ 2013 si affronta la questione di legittimità costituzionale dell’art. 4, comma 1, della legge n. 124 del 1999 e dell’art. 93, commi 1 e 2, della legge prov. Trento n. 5 del 2006 «nella parte in cui consentono la copertura delle cattedre e dei posti di insegnamento, che risultino effettivamente vacanti e disponibili entro la data del 31 dicembre e che rimangano prevedibilmente tali per l’intero anno scolastico, mediante il conferimento di supplenze annuali, in attesa dell’espletamento delle procedure concorsuali per l’assunzione di personale docente di ruolo, così da determinare l’utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato per il perseguimento, da parte dell’Ammi...

Scuola: La Corte Costituzionale dice no al pagamento degli scatti per il personale precario

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Lo temevamo, ed alla fine è successo. La Corte Costituzionale, pur di salvaguardare,per l'ennesima volta, le casse dello Stato, si è pronunciata contro i diritti dei lavoratori o almeno una parte di lavoratori, salvaguardando invece quelli dei docenti di Religione. D'altronde la vicenda sullo stipendio del personale Ata passato dagli Enti Locali allo Stato nel corso del 2000 che non veniva rivalutato sulla base della progressione economica del contratto statale, ha insegnato tanto, poiché la Corte Costituzionale ha rigettato un ricorso legittimo che riguardava migliaia di dipendenti pubblici,pur di salvaguardare i bilanci dello Stato, ed addirittura in molti casi si è registrata la ripetizione delle somme con ingiunzioni e prelievi dalle buste paga. Ora è il turno dei precari della scuola. La Sentenza 146/2013 riguarda un procedimento intrapreso per iniziativa della Corte di Appello di Firenze, in funzione di giudice del lavoro, la quale ha sollevato questione di...

Ma il MIUR controlla le scuole paritarie?

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Anche se la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimi i finanziamenti alle scuole private con una sentenza del 27 febbraio 2008, rilevando che devono essere infatti, le Regioni e gli enti locali (Province e Comuni) le uniche titolate a finanziare le scuole private, in realtà lo Stato italiano, tramite emendamenti supportati da ogni colore politico, sembra destinare ben 223 milioni di euro( che andranno a reintegrare in parte quanto tagliato dalla legge di bilancio per il 2013, tramite il trasferimento al Fondo per la compensazione degli effetti finanziari e soprattutto escludendo tale somma dal Patto di stabilità delle regioni) direttamente alle scuole private, anche se trattasi in prevalenza, in questo caso, di scuole dell'infanzia. Si dice che i l modello di scuola a cui si guarda è quello americano. Ma in realtà l'educazione privata nel Nord America è sostenuta quasi integralmente dagli utenti della scuola, dalle donazioni, dalle sovvenzion i da parte...

Il Disegno di Legge che abroga il divieto “della riorganizzazione del disciolto partito fascista"

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Cercando tra i disegni di Legge che vogliono modificare la Costituzione, nei rispettivi siti della Camera dei deputati e Senato della Repubblica, ne esiste uno, scandaloso, di cui si è parlato per qualche tempo, ma che è ancora in vita, che non è stato ritirato. Un disegno di legge dormiente, pronto ad essere risvegliato non appena le condizioni sociali e antidemocratiche lo consentiranno. Poche righe, d’iniziativa dei senatori DE ECCHER, DI STEFANO, BEVILACQUA, BORNACIN e TOTARO, un disegno di Legge p resentato in data 29 marzo 2011 ; annunciato nella seduta ant. n. 529 del 30 marzo 2011, che risulta ancora da assegnare e prevede che l a XII disposizione transitoria e finale della Costituzione è abrogata. Il motivo formale e sostanziale che ha determinato la presentazione di questo atto legislativo? Nella relazione di accompagnamento si legge testualmente che la sola ipotesi che sussista, nella realtà di oggi, il pericolo di una riproposizione di quello che è sta...

La Sentenza 199/12 della Corte Costituzionale non esclude la privatizzazione dell'acqua

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In data 20 luglio da più parti è giunto un coro univoco, un coro che esaltava la grande vittoria dei movimenti, poiché la Corte costituzionale farebbe saltare la privatizzazione dell'acqua e dei servizi pubblici locali. Un sentimento di euforia che ben comprendo, essendo anche io uno di quelli che ha sostenuto e sostiene il carattere pubblico e di bene comune dell'acqua, però dobbiamo necessariamente ritornare con i piedi per terra. Già, perché se la sentenza 199 e 200 del 2012 riconosce che il vincolo referendario è stato infranto con l'articolo 4 del d.l. n. 138 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148 del 2011  dichiarando la palese violazione dell'articolo 75 della Costituzione, in realtà non si ribadisce il carattere né pubblico né comune dell'acqua, anzi questa sentenza suggerisce al legislatore come fare per intervenire in materia. Diciamo che è una sentenza dal doppio effetto. Il primo dal grande impatto mediatico e di r...

Chiesa e riforma del lavoro sotto la veste dell'omofobia.

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In questi giorni l'attenzione mediatica è concentrata giustamente sulle problematiche del terremoto, sulle problematiche della parata del 2 giugno, sulla visita del Papa nella presunta laica Milano,poco o nulla è stato detto sulla riforma epocale del lavoro come approvata al Senato, nulla, a parte qualche testata di sinistra, è stato detto sulla manifestazione dei beni comuni a Roma del 2 giugno. Il modo in cui funziona l'informazione in questo Paese è noto da tempo, si informa solo e come su ciò che il sistema decide, rinnegando tutti quei principi cardini che dovrebbero garantire il diritto dell'informazione ed all'informazione. Certo quando questo accade in testate private poco si può obiettare, il problema è quando ciò si realizza nel servizio pubblico. Tanto detto veniamo al dunque di una questione a dir poco scandalosa. Che dovrebbe recare indignazione diffusa specialmente in un Paese che si dice essere democratico e pretende che questo modello di dem...

La Sentenza 120/012 della Corte Costituzionale, costituzionalizza l'austerità nel pubblico impiego.

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  Per austerità voglio intendere, in questo caso, una forte e consistente contrazione della spesa degli enti pubblici, volta a sanare situazioni di malapolitica, cattiva gestione della cosa pubblica, che hanno comportato l'incremento di un debito pubblico, che viene letteralmente e sostanzialmente scaricato sul ceto debole della società. Voglio effettuare una breve riflessione, dove da un lato evidenzio come la Corte costituzionale, che io definisco più organo politico che giuridico, ha anticipato ciò che avverrà a breve in particolar modo nel pubblico impiego, e dall'altro sottolineare come sia stata pienamente illegittima nonchè illegale la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio nel nostro ordinamento. Infatti, la nostra Costituzione ancora una volta è stata violentata da un forte abuso di potere come operato dai governanti, in palese violazione di ogni principio volto a salvaguardare quella sovranità popolare che io ora definisco asovranità non popolar...