A proposito della provincia di Gorizia/Monfalcone o ....Isontina

  IN FVG si è registrata in materia di province una situazione bizzarra. Prima le aboliscono, poi nascono le UTI, poi gli EDR, poi si propone il ritorno a ciò che è stato abolito il tutto in una regione che deve fare i conti con un calo demografico devastante forse la migliore soluzione sarebbe quella di costituire la provincia autonoma di Trieste e di Udine, sul modello del Trentino Alto Adige/ Südtirol inglobando l'Isontino o nella provincia di Trieste o in quella di Udine? Intanto, giunge la proposta della costituzione della provincia di Gorizia/Monfalcone. Ogni volta che si tocca il nome di qualcosa, si scatena sempre un putiferio, il merito però di questa proposta, a prescindere dal nome, è quello di aver acceso l'attenzione sul fatto che vi è la necessità di unire un territorio diviso come non mai. Da un lato hai Monfalcone che va oltre i 30 mila abitanti, dall'altro Gorizia che scende sotto la soglia dei 34 mila abitanti. Da un lato hai Monfalcone centrica, in qu

Caro Presidente, la vera "sciagura nazionale" fu il fascismo con oltre vent'anni di barbarie



Il discorso per il giorno del Ricordo, da parte del Presidente della Repubblica, è sempre atteso. Oltre dieci anni di discorsi. Sono anni che sono caratterizzati da uno spirito chiaro ed univoco e quello di quest'anno da parte del Presidente di Mattarella ne è l'evidenza. L'ennesima evidenza di questo spirito. Si parla, per la prima volta, di sciagura nazionale. E si parla, per l'ennesima volta, di pulizia etnica. No, non c'è stata alcuna pulizia etnica contro gli italiani. E' un concetto antistorico, non rispettoso dei fatti accaduti. E' un concetto, invero, politico. Chiaramente politico. Come politico è il discorso del Presidente della Repubblica. Caro Presidente, perché in Italia non si è mai usato dall'alto delle Istituzioni il concetto di sciagura nazionale, per parlare del fascismo? Dei crimini compiuti dal nazifascismo? La cui opera di sciagura iniziò per mano di quell'occupazione della città di Fiume nel 1919 come capeggiata da D'Annunzio? Con atto, spacciato di amor patrio, ma antislavo, che pose le basi per quello che poi sarà con l'incendio del Narodni dom del 1920, l'avvio della tentata pulizia etnica, questa sì che venne tentata, contro i popoli "slavi" che abitavano nella "Venezia Giulia", sloveni, croati, serbi e non solo. Non ho mai sentito parlare di sciagura nazionale dall'alto delle istituzioni per gli oltre vent'anni di fascismo. Ma di sciagura nazionale si parla, mi consenta Presidente, nell'ambito dell'esercizio del diritto di critica, per una breve parentesi storica che è stata, per quanto violenta, un niente rispetto a quello che ha compiuto il fascismo. Che con le barbarie attuate in gran parte è stato poi causa delle vicende che si vorrebbero ricordare nel giorno del Ricordo. La differenza sostanziale è che nel primo caso si dovrebbe raccontare  dei carnefici,  gli italiani " brava gente", oltre vent'anni di storia di carnefici, nel secondo caso, invero, si parla solo delle vittime. Sofferenze ve ne sono state, nessuno lo nega. Come si potrebbe? Ma il modo in cui si imposta questo racconto della storia pare essere funzionale e corrispondente a quella logica nazionalista che sta alla base del revisionismo storico che sta  riscrivendo in chiave nazionalista la storia del '900, e mettendo sullo stesso piano fatti storici completamente opposti e avversi tra di loro, come simbolicamente rappresentati dal 27 gennaio, giorno della Memoria, e 10 febbraio, giorno del Ricordo. E questa non è più storia, ma politica.


mb

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