L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

Bruxelles e le vetrine hot


Bruxelles, come è noto, è sede delle più importanti istituzioni dell'Unione Europea.
Una città affascinante, particolare, simbolo dell'alta borghesia, dove architettura moderna e tradizionale cercano, con poco successo, di convivere.
L'Unione Europea rivendica spesso principi che ruotano intorno alla dignità delle persone, no alla donna oggetto, penso per esempio alla Risoluzione sulla discriminazione della donna nella pubblicità del 1997 al cui punto 10 si scriveva testualmente che il Parlamento europeo invita il settore della pubblicità a rinunciare in concreto e interamente a sminuire la donna a oggetto sessuale dell'uomo attraverso espedienti tecnici e raffigurazioni immaginose come il ridurre il ruolo femminile alla bellezza fisica e alla disponibilità sessuale .
Certo, comprensibile.
Ma a pochi minuti dal Parlamento europeo esiste un vero e proprio quartiere a luci rosse.
Esistono anche agenzie di escort, club privati-scambisti, e donne in vetrina, come oggetto, in Rue d'Aerschot, vicino alla stazione nord di Bruxelles ed a pochi minuti dal Parlamento europeo.
Donne, prevalentemente dell'Est, esposte in vetrina proprio come accade ad Amsterdam.
Quanto è credibile una Unione Europea che si batte contro la donna oggetto, quando a pochi minuti dal luogo ove si discute ed evocano principi in tal senso, vige, con tolleranza, una situazione a dir poco indegna?


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