Il Comune di Ronchi "adotti" la tomba storica della famiglia Fontanot e le tombe storiche a rischio oblio del cimitero

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Il territorio ronchese durante le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale ha pagato dazio pesantemente soprattutto per il contributo dato da diverse famiglie nella lotta di liberazione. Decine di famiglie hanno visto spezzato il proprio legame, non hanno potuto veder crescere i propri figli, fratelli, sorelle perchè la guerra non conosce pietà alcuna. Tra le famiglie che maggiormente hanno lasciato il segno nella storia non solo locale ma anche internazionale c'è sicuramente quella dei Fontanot. Su cui sono stati scritti diversi libri, realizzati documentari e intitolate vie in diverse località. Eppure al cimitero di Ronchi non si può restare indifferenti allo stato attuale in cui si trova la tomba dei Fontanot. Scritte purtroppo totalmente illeggibili e alcuni segni di cedimento della struttura tombale. In quella tomba, si riportano i nomi di Fontanot Regina, Fonanot Licio, Fontanot Giovanni, Fontanot Maria, Fontanot Enea, Fontanot Armido, Fontanot Vinicio e Fontanot ed ...

Provincia di Gorizia e Trieste, perché non sono state "commissariate"?



Una delle poche cose decenti che ha fatto la Regione del FVG è stata la chiusura delle Province, purtroppo tale positività è stata annullata dal disastroso sistema delle 18 UTI. Ora, visto che sia per Gorizia che per Trieste i mandati elettorali sono scaduti, non si capisce per quale motivo non siano stati nominati dei commissari per gli ultimi adempimenti. Invece si è deciso di prorogare le funzioni di questi organi sino a dicembre del 2016. E' vero che vi sono varie incombenze da perseguire, ad esempio sono circa 243 i dipendenti coinvolti negli spostamenti dalle tre Province alla Regione, di cui 48 provenienti dalla Provincia di Gorizia, 115 e 80 rispettivamente da quelle di Pordenone e Trieste. Ma per fare ciò non è necessaria la politica, vi sono i sindacati, vi sono delle leggi, ed il tutto può essere gestito tecnicamente. Insomma questa proroga lascia a dir poco perplessi ed anche indignati,così come indignati e perplessi ha lasciato la proroga come avvenuta in passato per Pordenone, in un momento sociale dove l'antipolitica è sempre più forte e queste situazioni altro non fanno che inasprire sentimenti di ostilità. Lo stesso discorso dicasi per i Comuni che hanno visto i mandati prorogati, a causa del referendum della fusione. I mandati elettorali hanno una data di inizio e fine, punto. Quando si va oltre la palla deve passare ai tecnici, per rispetto delle regole del gioco e della democrazia rappresentativa e di tutti i cittadini.


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