Ancora una volta colpito il cippo di Peteano da mano ignota fascista? Atto da condannare nell'attesa della posa di una nuova targa che ne ricordi la matrice fascista

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Per la seconda volta e nel mese di luglio, una o più mani ignote, hanno imbrattato con della vernice il cippo di Peteano dedicato a  Franco DONGIOVANNI, Carabiniere, Antonio FERRARO, Brigadiere C.C., Donato POVEROMO, Carabiniere Scelto.  Vittime del terrorismo neofascista con la complicità di un sistema corrotto che ha prodotto depistaggi e insabbiamenti per lungo corso. Le domande che sorgono sono varie, perchè si colpisce sempre nello stesso periodo? Sarà qualche vacanziero di passaggio o di ritorno in queste terre nel mese di luglio? C'è qualche messaggio politico? Sicuramente non lo si colpisce per diletto o perchè non si ha nulla da fare. E la matrice è  politica e l'origine potrebbe essere fascista? Probabilmente sì, perchè tanto il contesto politico europeo e globale che il senso di quell'imbrattamento potrebbero indurre a far pensare ciò. Si è imbrattata la memoria di vittime di un attentato fascista. Ci è voluto del tempo, tanto, per ripulirlo dopo il primo imbr...

Provincia di Gorizia e Trieste, perché non sono state "commissariate"?



Una delle poche cose decenti che ha fatto la Regione del FVG è stata la chiusura delle Province, purtroppo tale positività è stata annullata dal disastroso sistema delle 18 UTI. Ora, visto che sia per Gorizia che per Trieste i mandati elettorali sono scaduti, non si capisce per quale motivo non siano stati nominati dei commissari per gli ultimi adempimenti. Invece si è deciso di prorogare le funzioni di questi organi sino a dicembre del 2016. E' vero che vi sono varie incombenze da perseguire, ad esempio sono circa 243 i dipendenti coinvolti negli spostamenti dalle tre Province alla Regione, di cui 48 provenienti dalla Provincia di Gorizia, 115 e 80 rispettivamente da quelle di Pordenone e Trieste. Ma per fare ciò non è necessaria la politica, vi sono i sindacati, vi sono delle leggi, ed il tutto può essere gestito tecnicamente. Insomma questa proroga lascia a dir poco perplessi ed anche indignati,così come indignati e perplessi ha lasciato la proroga come avvenuta in passato per Pordenone, in un momento sociale dove l'antipolitica è sempre più forte e queste situazioni altro non fanno che inasprire sentimenti di ostilità. Lo stesso discorso dicasi per i Comuni che hanno visto i mandati prorogati, a causa del referendum della fusione. I mandati elettorali hanno una data di inizio e fine, punto. Quando si va oltre la palla deve passare ai tecnici, per rispetto delle regole del gioco e della democrazia rappresentativa e di tutti i cittadini.


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