L'Egitto continua a non essere dichiarato Paese insicuro ma Giulio non è finito nell'oblio

 Nel sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, nella scheda dedicata all'Egitto si continua a leggere che   " Dal 2011 l’Egitto è stato attraversato da profondi rivolgimenti politico-sociali ed il contesto politico-regionale relativo alla questione palestinese può avere riflessi sulla stabilità sociale e movimenti di protesta. I connazionali che si recano nel Paese per motivi professionali, di studio o turistici, devono essere pienamente consapevoli di tale contesto generale, così come dei rischi di detenzione o di altre misure coercitive connesse alla partecipazione ad attività politiche o anche soltanto a discussioni potenzialmente ricollegabili al contesto politico interno, come dimostra l’omicidio di Giulio Regeni. Come noto, nel 2016, è stato rinvenuto, vicino al Cairo, il corpo del giovane ricercatore italiano, torturato e barbaramente ucciso". I rapporti commerciali tra Italia ed Egitto continuano ad essere consolidati, si stipulano anche accordi...

La morte di Giulio Regeni: evitiamo un nuovo caso Alpi/Hrovatin

Appena appresa la drammatica notizia della morte di Giulio Regeni, la prima cosa che ho pensato è stato il caso Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Tra le prime ricostruzioni "ufficiali" e quelle non ufficiali, vi sono delle discrepanze enormi. Il caso Alpi/Hrovatin attende ancora oggi piena giustizia. La verità, dopo anni ed anni sta venendo fuori. Altro che rapina o tentativo di sequestro andato male. Sono stati uccisi perché loro erano l'obiettivo, per le loro inchieste  scomode che colpivano interessi economici e criminali enormi e specifici. Il Friuli Venezia Giulia è scosso dalla tremenda notizia della morte di Giulio. Delle anomalie in questa vicenda vi sono state fin dall'inizio, per arrivare al comunicato del Ministero degli Affari Esteri ove si scriveva che: " Il Governo italiano ha appreso del probabile tragico epilogo della vicenda del nostro connazionale Giulio Regeni al Cairo. In attesa di conferme ufficiali da parte delle autorità egiziane, il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni esprime il profondo cordoglio personale e del Governo ai familiari che si trovano al Cairo e che sono stati informati di questa notizia ancora priva di conferme ufficiali.". Esprimere cordoglio su una questione di cui ancora non si ha conferma, piena ed ufficiale. Ufficiale e non ufficiale. Incidente, o tortura. Si fanno tante ipotesi, ma mai quanto ora l'ufficialità si scontra con la non ufficialità. Proprio come accaduto nel drammatico caso di Ilaria e Miran. Diventerà un caso internazionale? Probabile. Il Segretario Generale della Farnesina Michele Valensise ha convocato con urgenza l’Ambasciatore della Repubblica Araba d’Egitto Amr Mostafa Kamal Helmy per esprimere lo sconcerto del Governo italiano per la tragica morte del giovane Giulio Regeni al Cairo. Si parla di sconcerto.  E su questo sconcerto vi sono tanti indizi che vanno in una sola direzione, gravi, precisi e concordanti. Verità per Giulio, verità per Ilaria e Miran, verità per chi, per amore del proprio lavoro, dei propri studi, dei propri ideali, è stato barbaramente ucciso. Ed è importante che il FVG e l'Italia tutta non chini la testa su questa vicenda, è importante che anche l'Europa si faccia sentire. Ed è fondamentale stringersi intorno alla famiglia di Giulio ed alla sua comunità, non solo oggi, in questo momento di dolore, ma almeno fino a quando giustizia piena non sarà fatta.

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

L'italiano esodato... da Cherso