Il Comune di Ronchi "adotti" la tomba storica della famiglia Fontanot e le tombe storiche a rischio oblio del cimitero

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Il territorio ronchese durante le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale ha pagato dazio pesantemente soprattutto per il contributo dato da diverse famiglie nella lotta di liberazione. Decine di famiglie hanno visto spezzato il proprio legame, non hanno potuto veder crescere i propri figli, fratelli, sorelle perchè la guerra non conosce pietà alcuna. Tra le famiglie che maggiormente hanno lasciato il segno nella storia non solo locale ma anche internazionale c'è sicuramente quella dei Fontanot. Su cui sono stati scritti diversi libri, realizzati documentari e intitolate vie in diverse località. Eppure al cimitero di Ronchi non si può restare indifferenti allo stato attuale in cui si trova la tomba dei Fontanot. Scritte purtroppo totalmente illeggibili e alcuni segni di cedimento della struttura tombale. In quella tomba, si riportano i nomi di Fontanot Regina, Fonanot Licio, Fontanot Giovanni, Fontanot Maria, Fontanot Enea, Fontanot Armido, Fontanot Vinicio e Fontanot ed ...

La morte di Giulio Regeni: evitiamo un nuovo caso Alpi/Hrovatin

Appena appresa la drammatica notizia della morte di Giulio Regeni, la prima cosa che ho pensato è stato il caso Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Tra le prime ricostruzioni "ufficiali" e quelle non ufficiali, vi sono delle discrepanze enormi. Il caso Alpi/Hrovatin attende ancora oggi piena giustizia. La verità, dopo anni ed anni sta venendo fuori. Altro che rapina o tentativo di sequestro andato male. Sono stati uccisi perché loro erano l'obiettivo, per le loro inchieste  scomode che colpivano interessi economici e criminali enormi e specifici. Il Friuli Venezia Giulia è scosso dalla tremenda notizia della morte di Giulio. Delle anomalie in questa vicenda vi sono state fin dall'inizio, per arrivare al comunicato del Ministero degli Affari Esteri ove si scriveva che: " Il Governo italiano ha appreso del probabile tragico epilogo della vicenda del nostro connazionale Giulio Regeni al Cairo. In attesa di conferme ufficiali da parte delle autorità egiziane, il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni esprime il profondo cordoglio personale e del Governo ai familiari che si trovano al Cairo e che sono stati informati di questa notizia ancora priva di conferme ufficiali.". Esprimere cordoglio su una questione di cui ancora non si ha conferma, piena ed ufficiale. Ufficiale e non ufficiale. Incidente, o tortura. Si fanno tante ipotesi, ma mai quanto ora l'ufficialità si scontra con la non ufficialità. Proprio come accaduto nel drammatico caso di Ilaria e Miran. Diventerà un caso internazionale? Probabile. Il Segretario Generale della Farnesina Michele Valensise ha convocato con urgenza l’Ambasciatore della Repubblica Araba d’Egitto Amr Mostafa Kamal Helmy per esprimere lo sconcerto del Governo italiano per la tragica morte del giovane Giulio Regeni al Cairo. Si parla di sconcerto.  E su questo sconcerto vi sono tanti indizi che vanno in una sola direzione, gravi, precisi e concordanti. Verità per Giulio, verità per Ilaria e Miran, verità per chi, per amore del proprio lavoro, dei propri studi, dei propri ideali, è stato barbaramente ucciso. Ed è importante che il FVG e l'Italia tutta non chini la testa su questa vicenda, è importante che anche l'Europa si faccia sentire. Ed è fondamentale stringersi intorno alla famiglia di Giulio ed alla sua comunità, non solo oggi, in questo momento di dolore, ma almeno fino a quando giustizia piena non sarà fatta.

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