La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

Immagine
Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Trieste ancora in lotta per la scuola pubblica


Ancora in lotta. Nonostante siano finite le ordinarie attività didattiche, continuano le azioni di protesta, nei giorni dello sciopero degli scrutini, che in tutta Italia, FVG incluso, vede adesioni importanti, elevate, nonostante tutti i tentativi di boicottaggio posti in essere da solerti burocrati. A volte però basta il buon senso ed il rispetto delle prerogative sindacali, a volte il rispetto dei diritti dei lavoratori, altre volte, invece, è necessaria l'azione anche di carattere legale per contrastare tentativi finalizzati a demonizzare il diritto di sciopero. In questi giorni di sciopero degli scrutini, che buona parte del sistema mediatico,salvo qualche eccezione locale, praticamente ignora, e che vede i lavoratori della scuola in prima fila per difendere la scuola pubblica sotto violento attacco, si affermano diverse iniziative. Il 12 giugno è stato il turno di Trieste, dove i Cobas scuola hanno indetto una notte bianca per la scuola, tra colpi di "tango", palloncini colorati, musica ed alcuni interventi, Piazza Cavana, in una tipica serata da passeggio, ha accolto diversi docenti ed alcuni studenti ed anche cittadini, per riflettere sul sistema scuola nostrano. La scuola non è in vacanza, l'attenzione dovrà rimanere massima, alta, specialmente ora, in prossimità dell'approvazione al Senato della riforma scuolaazienda renziana. E' ancora possibile fermarla, questo è bene capirlo, non si deve cedere, nonostante la fatica, la stanchezza per una stagione di lotta straordinaria per il mondo della scuola, perché od ora o mai più.


Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot