La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Trieste respinge #labuonascuola renziana,10 ottobre sciopero e corteo

Bollino da ristorante, piatto servito nel tempo ove la ristorazione domina i media e chissà che non sia un caso, retorico, il fatto che le iscrizioni nel settore alberghiero abbiano avuto in questo anno un reale boom, il Governo Renzi, con la sua proposta politica la buona scuola, vorrebbe semplicemente stravolgere la Scuola.  Adempiere un dovere ed un mero obbligo giuridico, quale quello di porre fine alla precarietà nella scuola, all'abuso dei contratti a termine, come da precetto normativo comunitario, comporta l'effetto di una drastica riduzione di diritti per tutti, dall'abrogazione degli scatti di anzianità, con la sostituzione di una sorta di premio di produttività che riguarderà solo il 66% del personale scolastico e l'esclusione di circa 200 mila docenti, al mero stravolgimento della scuola, valutazione, autovalutazione, concorrenza, competizione ed introduzione senza se e ma dei finanziamenti privati.
Ma dove è scritto che per ottemperare un diritto, un dovere, si deve stravolgere il bene comune semplicemente privatizzandolo, aziendalizzandolo? 
Per non parlare del disastro che si realizzerà nei confronti dello status giuridico ed economico del personale scolastico? Personale che da anni vede la propria progressione di carriera ferma, stipendi fermi all'anno zero e contratto collettivo nazionale del lavoro fermo al 2006/2009?.Non si affrontano questioni didattiche ed etiche di primaria importanza, come la scuola dell'integrazione, la scuola contro ogni tipo di razzismo, non si affrontano questioni di democrazia collegiale, semplicemente perché gli organi collegiali non conteranno più un fico secco, del diritto allo studio ma semplicemente si propone l'improponibile che viene ora rispedito al mittente e senza voler e dover pagare alcun  conto. Il piatto della buona scuola renziana non lo vuole chi difende l'idea della scuola pubblica per l'edificazione della scuola pubblica, della scuola democratica, della scuola senza competizione e concorrenza, della scuola ove si insegna ad amare il sapere, l'amore del sapere e rifiuta la scuola che produce solo lavoratori e non cittadini e la scuola della produttività. Trieste nella mattina del 10 ottobre con un corteo studentesco e di lavoratori e lavoratrici, nel giorno dello sciopero dei Cobas scuola, con partenza da piazza Goldoni alle ore 8.30, farà sentire la propria voce, perché il piatto della buona scuola è un piatto cattivo,indigeribile senza sapore e gusto, insomma il piatto della cattiva scuola è semplicemente inservibile.


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