Lo spirito di solidarietà del Friuli

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  Dopo la tempesta, potente, imprevista, sconvolgente, la classica quiete, che sa di beffa. Il sole, il silenzio, il rumore di chi spala fango, di chi si è attivato senza battere ciglio per aiutare. Subito. Solidarietà. Così è stato nei periodi delle grandi tragedie e drammi che hanno colpito questa piccola fetta di terra d'Europa. Che ha conosciuto due guerre mondiali, con il Friuli non spettatore, ma suo malgrado, attore. Così è stato con eventi diabolici, come la tragedia del Vajont, così come è stato con il terremoto del 1976. Una terra che non cerca di compiacersi, che non ha bisogno di sentirsi dire quanto siamo bravi o più fighi o meno fighi degli altri. Si va oltre, si va avanti, insieme. Il dolore delle vite sottratte cinicamente da questo mondo è e rimarrà vivo, ma la forza di rialzarsi in breve tempo, senza perdere tempo in giustificati lamenti, che questa terra continua a dimostrare, generazione dopo generazione, è più unica che rara. Il sole splende lì dove una frana h...

#Calcio: Piazza Affari aveva premiato la Roma ma dopo la sconfitta il titolo perde quotazioni, quale libertà nel calcio?

Tra allibratori e borsa il calcio moderno è andato veramente oltre ogni limite. Business, affari, scommesse, proiezioni, quotazioni quale libertà nel calcio? 
Piazza Affari alla vigilia di Juventus Roma aveva premiato la Roma, società che per la borsa, per continuare ad esercitare quello che si chiama trend positivo, deve ottenere ottime performance nel Campionato ma anche nella Champions League e nel prossimo mercato di gennaio. Dunque non è consentito sbagliare.Pena?Milioni di euro andati in fumo. 
Basta una partita di calcio caratterizzata da qualche errore arbitrale, o di qualche giocatore per scatenare un putiferio che va oltre la dinamica sportiva, comprensibile e normale. Ora si ricorre al ricatto della quotazione in borsa, dei danni economici maturati da chi scommetteva sulla vittoria della Roma invece che su quella della Juventus. Tutto ciò è inaccettabile perché trasforma letteralmente il calcio non più in un mero evento sportivo agonistico e competitivo ma in una sorta di mercato finanziario con tutte le ovvie conseguenze del caso. 
Ecco anche spiegata il perché della volontà di ricorrere alla grande tecnologia  e così via discorrendo, per ridurre gli errori, i margini di errore, naturali, umani, al minimo, per stabilizzare  il settore degli affari e renderlo sicuro per gli investimenti. 
La bellezza del calcio è data anche dagli errori arbitrali, certo non sono sempre accettabili, ma sbagliare è umano, accettare l'errore è sportivo e tutto dovrebbe finire all'interno di quella partita od al massimo continuare nei bar. Ma così non è. Non è nel calcio dei miliardi di euro, non è nel calcio dove interessa la speculazione dello stadio, che poi sia vuoto poca importa, nel calcio dei diritti televisivi, nel calcio scommesse, nel calcio che non è più sport ma finanza, mercato. Se non si riporta il calcio ad una dimensione umana, non esisterà più alcuna libertà all'interno del campo di calcio e senza libertà, compresa quella di errare, il calcio diventerà espressione di numeri,soldi e non più di divertimento, passione e sport.





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