Come è risaputo dal 1925, la città di Ronchi di Monfalcone, ha visto mutare il proprio nome in Ronchi dei Legionari, per la precisione il 2 novembre del 1925 con il Regio Decreto firmato da Rocco pubblicato nella G.U n° 283 del 5 dicembre 1925. Quest'anno pertanto ricorrono ben cent'anni da questa ricorrenza dovuta all'omaggio voluto dal fascismo per celebrare la presa di Fiume da parte di D'Annunzio che partì casualmente da Ronchi dopo aver dormito per qualche ora in una dimora nella vecchia via di Trieste. E come è ben risaputo nessun cittadino di Ronchi partecipò a quell’atto eversivo che ha subito la città di Fiume per 500 giorni con tutte le conseguenze che ne derivarono per i fiumani che nel 1924 scivolarono anche grazie a quel fatto storico e politico sotto il fascismo. Continuare a chiamare Ronchi "dei Legionari" come se appartenesse a chi mai ha appartenuto nel corso della sua storia, minandosi pertanto ogni identità storica del territorio, sarebbe co...
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La Gorizia antinazifascista, il 10 giugno manifesterà contro i Nazionalisti Friulani
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Nascono come funghi e spesso spariscono come funghi. Si tratta di gruppetti nazionalistici, che ovviamente, non si dicono né di destra né di sinistra, litania già sentita a livello nazionale più volte, ma nazionalisti. Quel nazionalismo che nell'Europa dell Est incrementa, quel nazionalismo che fa tremare parte della Francia e che persiste anche in Italia. Ma qui, nel nord est, esistono variegate forme di nazionalismo, di movimenti nazionalisti, indipendentisti, che si riciclano, spesso, in neomovimenti, denunciano sempre le solite cose,attaccando sempre le solite persone, immigrati in primis, omosessuali in secundis, per seminare il terreno per la realizzazione di un movimento elettorale che possa legittimarli nelle sede istituzionali. D'altronde se nel Parlamento europeo entrerà per la prima volta un neonazista, significa che esiste un sistema che legittima queste nefandezze e consente a certe e date forze politiche di poter ricorrere a quella democrazia, nata dall'antinazifasicsmo, per affermare la loro nefasta ideologia. In questo periodo, in FVG, si parla dei nazionalisti Friulani, si firmano con NF. Nati, in rete, verso la fine del 2013,esaltano il reggimento volontari friulani,costituito con elementi arruolati a Udine - Inquadrato nel Reggimento Volontari Friulani "Tagliamento" che i tedeschi dell' OZAK di Trieste denominano Landsschuetzen Alpini Regiment Tagliamento, e si schiera sul Fronte Orientale combattendo, con i tedeschi, contro i partigiani, costituito e comandato dal colonnello Ermacora Zuliani,
hanno realizzato il loro primo convegno ad Udine, con una cinquantina di partecipanti, invitano ad usare i cellulari “ per fotografare tutte le situazioni di degrado, disordine, delinquenza, mancato rispetto della legge, violenza e tutto ciò che ritenete danneggi il nostro Friuli e rovini la nostra terra”, metodologia tipica di altri gruppettari minori presenti su facebook ed operanti in bisiacaria, hanno realizzato uno stage di anti-aggressione, presso la palestra di una scuola pubblica, nonostante le proteste, quell'evento non è stato fermato, con la complicità dunque anche della Provincia di Udine, ed ora sbarcano a Gorizia per il “reclutamento dei Nazionalisti Friulani per Gorizia e Provincia”.
Hanno tra i loro sostenitori il noto Magdi Cristiano Allam, tra i principali organizzatori del Movimento vi è Federico Iussig Zuliani, che è stato esponente di primo piano del Movimento cinque stelle friulano,( insieme a Giumanini, anche lui ora aderente al movimento nazionalisti friulani), che risulta essere anche socio del Rotary e clubche sul proprio profilo facebook, rintracciabile pubblicamente, ha come immagine di copertina il Gruppo Operativo Incursori e dove, nei commenti a quella foto, si auspica, se entreranno nelle istituzioni, come NF, di creare gruppi come quelli anche in FVG per fare “pulizia”.
Provocazioni o meno, una cosa è certa, l'antinazifascismo non rimane a guardare e Gorizia e la bisiacaria antirazzista si mobilita, infatti, per il 10 giugno 2014, l'osservatorio regionale Antifascista FVG, ha indetto un presidio, anticipato da diverse iniziative, a Gorizia contro ogni nazionalismo e razzismo e nuovo nazifascismo.
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Trieste, Triest, o Trst, Udine, Udin, Weiden o Viden. Due città distanti poco meno di 100 km. Con una cultura profonda, una storia complessa, che ancora oggi divide. Due città capoluogo di due regioni differenti, con identità differenti, il Friuli, Udine, la Venezia Giulia, Trieste per fondersi e confondersi con una mescolanza spesso mal digerita nell'unità del Friuli Venezia Giulia senza più alcun trattino divisore passando dal cuscinetto della Bisiacaria. Nonostante nel complesso si sia in una regione poco più piccola della sola provincia di Bari per popolazione. La sua area è pari a 7.924 km² cioè di poco superiore alla provincia di Sassari o Torino o Cosenza o Bolzano ad esempio. Ma con o senza trattino la divisione e la rivalità tra queste due città esiste, persiste e resiste. Dai dileggi, ai giochi, dallo sport, dal basket al calcio, a tutto ciò che può portare alla rivalità. Due bellezze contrapposte se non opposte, dalla bora di Trieste all'eleganza di Udine, ...
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