Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

A Trieste un calcio all'Invalsi, nonostante tutto


Il 13 maggio 2014 si conclude la tre giorni di sciopero anti-Invalsi. Diverse sono state le giornate di mobilitazione, iniziative variegate, curate in particolar modo da collettivi studenteschi e Cobas che hanno contrastato, pur con tutte le difficoltà sociali del momento, il sistema Invalsi. Un sistema che, a dieci anni dalla sua esistenza, condizionerà fortemente la libertà d'insegnamento, la didattica, determinerà i processi di valutazione ed autovalutazione nella e della scuola, essendo il cuore pulsante del nuovo servizio nazionale di valutazione, con effetti che rivoluzioneranno, in negativo, non solo la scuola pubblica, ma anche il rapporto di lavoro del personale scolastico. Comunque sia, pure con tutti i limiti del caso, si è riusciti a parlare di Invalsi, a creare un fronte sociale, culturale e politico di opposizione, cosa per nulla scontata, visti gli interessi economici e dei circoli di potere che ruotano intorno all'Invalsi. A Trieste, come in diverse città italiane, si è svolto un presidio,




 poi un breve corteo








ed il tutto è sfociato in una partita a pallone nella Piazza S. Antonio, con i ribelli, magnetizzati dall'amore per la scuola pubblica.


Chi rincorreva il pallone anti-Invalsi chi cercava di fare goal nelle vergognose transenne anti-questua della locale chiesa, che qualche animo ribelle ha utilizzato come porta, piccolo ma significativo esempio di protesta. Insomma, oggi a Trieste si è dato letteralmente un calcio all'Invalsi, nonostante tutto. Andranno certamente effettuate delle riflessioni sul perché vi è stata una partecipazione non elevata al corteo, andranno certamente effettuate delle riflessioni sulle strategie future di lotta da intraprendere, perché se l'Invalsi è individuato come il cuore della nuova e cattiva scuola, che vuole competizione, omologazione e concorrenza e futura selezione anche delle matricole universitarie,  è chiaro che nelle giornate anti-Invalsi si deve essere nelle condizioni di poter liberamente manifestare senza avere la spada di Damocle dei giorni utili da conseguire per la validità dell'anno scolastico. Probabilmente andranno ripensate le classiche stagioni autunnali, così come una riflessione è dovuta sulla scarsa partecipazione dei lavoratori. Certo, nelle scuole si sono concentrate tante energie per contrastare, dall'interno, questo sistema, anche con iniziative condivisibili di boicottaggio, ma ciò non basta, bisogna anche scendere in piazza e scioperare, manifestare per le strade, perché, anche i numeri delle manifestazioni, piaccia o non piaccia, sono importanti. In ogni caso, un grazie ribelle, a tutti e tutte quelli e quelle che hanno condiviso queste giornate di lotta per la scuola pubblica.



Commenti

  1. Che bello essere riusciti in qualche scuola a fare questo magnifico lavoro
    Nella mia è stato fatto tutto....che tristezza!!!
    Ora ti chiedo se sai darmi indicazioni, di come comportarmi ,visto che la mia DS ha fatto una circolare di questo tipo:Oggetto: immissione dati INVALSI 2014

    " I Sigg. Docenti sono chiamati alla immissione dati delle prove INVALSI effettuate in data 13/05/2014 secondo l’allegato calendario: ".......
    segue il calendario....
    in pratica i consigli di classe sono chiamati a immettere i dati delle prove e del questionario....
    La situazione è questa :
    le prove invalsi sono state inserite nel POF ,( purtroppo<<<<<.... nonostante il mio parere non favorevole) ma oltre questo non si è deliberato altro...
    quindi la mia domanda è mi posso rifiutare???
    Tali impegni non sono stati deliberati nel piano annuale dell'attività per cui presumo che non ci sia nessun obbligo
    Grazie per l'attenzione
    Patriza

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  2. qui segnalo il link dove è presente il materiale utile http://www.cobas-scuola.it/Aree-Tematiche/INVALSI/NO-AI-QUIZ-INVALSI-!-MATERIALI-E-VADEMECUM

    andrà certamente fatta rimostranza, poi se l'ordine di servizio verrà rinnovato, questo andrà osservato. come da presione normativa

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