I
venti di Genova, che hanno seguito a distanza di anni quelli di
Milano, e che i media hanno etichettato come sciopero selvaggio,
semplicemente perché irrispettoso delle regole della Legge-Anti
sciopero, bussano alle porte di Firenze. La
Firenze che in questi giorni sarà nell'occhio del ciclone mediatico
per le primarie del PD, il cui Sindaco si prepara a governare quel
Partito sperando di arrivare presto a condurre anche il nostro non
più Bel Paese.
Selvaggia
è la società in cui viviamo.
Selvaggia
è l'austerità.
Selvaggia
è la miseria.
Selvaggio
non è e mai sarà il diritto di sciopero.
Sarà
semplicemente sciopero per la difesa di un bene comune, il trasporto
pubblico.
A
Firenze il trasporto pubblico è stato privatizzato o meglio
svenduto. Sono
stati disdetti gli accordi di secondo livello, sono peggiorate le
condizioni di lavoro dei dipendenti e l'effetto è stato quello di
trovare nei Cobas la voce della rivolta con la RSU in sostanza tutta
Cobas che non ci sta alla demolizione del trasporto pubblico e della
dignità e dei diritti dei lavoratori. Si
gioca a Firenze, sull'onda di Genova, un scontro non solo con il
datore di lavoro e la politica ma anche contro i sindacati
rappresentativi che nel caso di Firenze , come in tante altre infinite situazioni, non rappresentano più
sostanzialmente i lavoratori, ma semplicemente loro stessi.
I
nodi verranno presto al pettine.
Ciò
è inevitabile.
Quando
si diventa corporazione, quando si difendono interessi elitari,
quando si sponsorizzano prodotti come i fondi pensioni, ad esempio,
non si è più sindacato ma altro e questo altro giorno dopo giorno
viene travolto dalla rabbia.
E'
un dato di fatto.
E
Firenze si prepara alla rivolta.
Arriveranno
lavoratori, tranvieri da Genova e da tante altre città per la difesa
della dignità.
Segue il comunicato sindacale della RSU che ha indetto lo sciopero che inizia il 5 dicembre 2013
Il
5 dicembre noi tranvieri Ataf, come lavoratori e come cittadini,
sciopereremo.
LA
STORIA E’ NOTA:
Questa
Giunta Comunale, “gestita” da un Sindaco arrivista, ha svenduto
un bene comune (ATAF) , immiserendo le condizioni di chi presta
quotidianamente il servizio e negando a coloro che lavorano, studiano
e respirano in questa città, un trasporto pubblico ed efficiente e
per tutti.
Hanno
spudoratamente riversato su di noi lavoratori, attribuendoci dei
privilegi inesistenti fosse altro quello di avere un lavoro e su voi
cittadini, l’onere di pagare decenni di politica corrotta e
clientelare mettendoci, noi e voi, direttamente nelle mani del
“capitale” che ci consumerà per ingrassare ancor più le proprie
tasche.
PER
IL FUTURO:
I
nuovi proprietari stanno concretizzando quelli che sono sempre stati
i nostri timori: azzerare tutti inostri diritti, acquisiti con 50
anni di lotte e sacrifici e dividersi l’azienda tra Busitalia, Cap
e Autoguidovie.
Noi
ci opponiamo alla loro volontà di voler dividere e far sparire
un’azienda storica per Firenze.
Non
ci stiamo a cancellare tutti i sacrifici che sono stati fatti fino ad
oggi.
Per
questo Vi chiediamo di opporvi insieme a noi sostenendo la nostra
lotta, perché il Trasporto Pubblico deve rimanere un bene di tutti e
per tutti.
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