Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

Egitto,ma quale Golpe è la vittoria del popolo



Milioni e milioni di persone in piazza, fuochi d'artificio, luci colorate, musica, insomma in Egitto in Piazza Tahrir è festa.

Ma quale Golpe?
Il Presidente uscente grazie all'intervento dei militari ma sostenuti pienamente dal popolo si è celato dietro la maschera della democrazia per difendere la legittimazione del suo governo. Certo, democrazia, il più grande inganno della società. Democrazia, governo del popolo, ma a parole, perché la burocrazia, cuore pulsante della democrazia, ha mutato l'idea originaria della democrazia in oligarchia burocratica.
Non si possono usare gli stessi parametri, i principi i criteri tipici dell'Occidente per definire la democrazia dell'Egitto. Non vi è stato nessun golpe in Egitto, 10 milioni e più di persone in piazza a festeggiare, uniti nella loro volontà e determinazione, con l'aiuto determinante della mano armata dell'esercito, hanno oggi preso il potere per governare l'Egitto. Questa è democrazia reale, perché è il popolo ad aver governato, con la forza della piazza, la nuova presa del potere, piaccia o non piaccia, è andata così. I rapporti tra l'esercito ed il popolo in quella parte del mondo sono completamente diversi da quelli conosciuti in Occidente. E' semplicemente un mondo diverso, e forse quello che è accaduto in Egitto nella giornata del 3 luglio andrebbe chiamato con il suo vero nome, ribellione del popolo egiziano.
Certamente non deve essere sottovalutato il buon occhio di alcune potenze occidentali verso la nuova situazione che si è venuta a determinare e certamente non mancherà la loro influenza nella formazione del prossimo governo, ma milioni e milioni di persone in lotta, determinate, forse come non mai, ebbene possono dirsi manipolate? Hanno voluto questa ribellione, hanno creduto in questa ribellione, ed ora l'Egitto è di quel popolo che ha saputo alzare la testa inseguendo e raggiungendo i propri ideali.


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