A Lussino, salvate diverse tombe di cittadini italiani dall'oblio, ma c'è ancora molto da fare per il riconoscimento dei diritti della minoranza italiana

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Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto  attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni  ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il  r...

Depositata la proposta di legge che inasprisce le pene per l'occupazione delle case






CAPARINI, GIANLUCA PINI, GIOVANNI FAVA, MOLTENI, FEDRIGA, MATTEO BRAGANTINI, GRIMOLDI, ALLASIA, BORGHESI, BUSIN, CAON, MARCOLIN, PRATAVIERA, RONDINI sono i Parlamentari che hanno depositato la proposta di legge A.C. 443 che vuole modificare l'articolo 633 del C.P nel seguente modo: “Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne profitto, e` punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a quattro anni o con la multa da euro 500 a euro 5.000. Si applicano congiuntamente le pene della reclusione fino a sei anni e della multa da euro 5.000 a euro 20.000, e si procede d’ufficio, se il fatto e commesso da più di cinque persone, di cui una ` almeno palesemente armata, ovvero da più di dieci persone, anche senza armi ”

Perché questa proposta di Legge?
Nella premessa si evidenzia che nel tentativo di tutelare più efficacemente il diritto di proprietà e il possesso degli immobili, la “presente proposta di legge propone di modificare la pena stabilita per il reato di invasione di terreni o di edifici” e la giustificazione sarebbe data da alcuni recenti fatti di cronaca e da una giurisprudenza che tutela lo stato di necessità dei cittadini.
Infatti, si sottolinea che, “i recenti fatti di cronaca evidenziano il pericolo che l’occupazione di immobili, soprattutto quando si tratta di alloggi abitativi, corra il rischio di restare impunita dal momento che il « diritto all’abitazione » viene considerato tra i beni primari collegati alla personalità e, come tale, rientrante tra quei diritti fondamentali della persona tutelati direttamente dall’articolo 2 della Costituzione. In proposito, infatti, la Corte di cassazione ha ritenuto che l’occupazione abusiva di un’abitazione fosse giustificata, facendo leva sia sulle condizioni di indigenza, che non consentono di rivolgersi al mercato libero degli alloggi, sia sullo stato di necessità. riferito al diritto all’abitazione e al diritto alla salvaguardia della salute. Pur nella consapevolezza che i problemi relativi alla penuria degli alloggi e al sistema degli sfratti non possono essere trascurati, riteniamo tuttavia che alla luce dei recenti orientamenti giurisprudenziali si renda necessario intervenire in materia. Ciò anche in ragione del fatto che il limite di due anni della sanzione detentiva rende possibile usufruire del beneficio della sospensione condizionale della pena. ”

E' singolare notare che nel momento in cui la giurisprudenza osa tutelare i diritti dei cittadini più deboli, ecco arrivare puntuali i tentativi di modificare o meglio imporre situazioni che tutelano la posizione di chi certamente non vive uno stato di necessità o di precarietà sociale o di povertà. D'altronde con la crisi sociale esistente e perdurante le occupazioni delle case, dovute a motivi reali di stato di necessità, continueranno e non potranno che continuare a crescere ed ovviamente chi ha la possibilità di contrastare questo fenomeno con la solita repressione legalitaria dall'alto dei suoi poteri, non perde certamente tempo.


Commenti

  1. La casta delinquenziale mafiosa al potere crede di poter fare quello che vuole,ma non vi basterà neanche l'esercito, se volete la guerra,saremo i nuovi partigiani contro la massomafia istituzionalizzata come lo era durante il fascismo,ma no passerete neanche stavolta.difenderemo la LIbertà e la Costituzione antifascista a qualsiasi costo.

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  2. bastardi/:/ occupare a tutto spiano!!!

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