Quando la realtà supera ogni fantasia
ed immaginazione.
Alla ricerca della pantera isontina o
dell'orso carsico o del delfino triestino.
Una sorta di libro della giungla tutto
isontino e triestino.
Già perché ultimamente tra le
campagne di Fossalon e le alture carsiche che uniscono Basovizza con
Sesana, passando per le acque del golfo triestino è accaduto di
tutto.
Go visto la pantera!
Mi go visto l'orso!
Mi go visto il delfino!
Tutte esclamazioni che qualcuno
potrebbe ricondurre ad effetti collaterali di una estate
letteralmente e climaticamente folle.
No.
Sembra invece essere tutto vero.
Chi con stratagemmi futuristici cerca
di catturare in piena notte l'immagine che immortalerà l'orso, chi
con l'aiuto dei lavoratori del circo Orfei e forze dell'ordine ma
anche forestale andrà alla ricerca delle orme della pantera, chi
osserva le acque del golfo attendendo il ritorno del delfino, ebbene
questo chi è accaduto realmente.
La pantera o forse il puma, perchè ancora non chiaro di che animale trattasi, ed allora io voglio immaginare che sia una pantera, sarebbe stata vista da più
persone, sono state visionate anche le sue impronte, si suggerisce
anche di guardare in cima agli alberi, perché come il miglior felino
potrebbe saltare tra gli alberi o nascondersi sugli alberi, quindi
d'ora in avanti si dovrà osservare la campagna isontina a 360 gradi.
Ed allora ecco che partono le ricerche
notturne, percorrendo la strada che conduce all'isola della Cona, il
cuore batte silenziosamente, i fari della macchina cercano di far
luce in quel buio che regna sovrano nelle strade di periferia, ma la
pantera non si vede.
Pantera dove sei?
E qualcuno dirà, forse vi sarà uno
scontro selvaggiamente naturale tra la pantera isontina e l'orso
carsico ed il delfino farà da arbitro?
E se invece insieme si ritroveranno per
fuggire dalla prigionia di questa società?
Perché una volta ritrovata, la
pantera, che ne sarà di lei?
Cosa?
Sperando che qualche boom boom di un
fucile del cacciatore, non la faccia secca.
Un colpo.
E la vita viene meno.
Sì, voglio credere che la pantera e
l'orso si ritroveranno nei pressi di Opicina, per andar via, via da
questa società, via dalla città per ritrovare quella felicità
libera ed incondizionata che questo tempo dal vivo scontento mina
come un campo di guerra ogni giorno.
L'argomento dell'estate che sovrasta
ogni pensiero, in questa magica terra, è la pantera e l'orso
passando dal delfino.
Un modo diverso per distrarsi da quella
crisi che imprigiona risi e sorrisi lungi da ogni sentimento di
umanità.
Marco Barone
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