Sentimento e ragione si oppongono.
Io provoco, provoco rabbia e riflessione, sono consapevole, ed in tale consapevolezza ora scriverò.
Non si può e non si deve più morire di religione, qualsiasi religione essa sia.
Non so ben dire come ciò sia possibile, eppure è possibile.
Millenni, secoli di guerre e devastazioni, di potere e
contro-potere, di annichilimenti collettivi del popolo, di
indirizzamento della volontà popolare, insomma la più grande,
immensa e geniale truffa mai orchestrata con tanto di note stonate
per ogni buon senso, nell'umanità.
Un uomo e la sua setta.
Un uomo potente, protetto ed immolato nel nome di quel potere che
oggi giorno ancora iberna il cervello di milioni di persone dietro
ogni Ave dietro ogni Amen.
A quando l'amen all'ave?
Probabilmente prima o poi ciò dovrà accadere.
Ed accadrà.
Magia, stregoneria, grandi effetti scenici, teatro moderno
applicato in un tempo lontano, con le più sofisticate tecniche
illusionistiche degne del miglior mago di questa presente epoca.
Un genio.
Un genio dell'annichilimento della coscienza collettiva.
Probabilmente aveva un gran fascino, circondato da uomini e donne,
amato dal suo gregge odiato da quel potere che si apprestava a
combattere e sovvertire, con lo strumento della demagogia e della parabola, con lo
strumento dell'illusionismo e della magia; potere contro potere.
Leggende e mistificazioni, sin dal tempo della sua nascita, una
bambina ed un soggetto anziano, che in questa epoca verrebbe
denunciata come una grande meschina situazione di pedofilia, ma si
diceva che a quell'uomo era stata solo affidata, che nessuna
consumazione carnale aveva mai avuto luogo.
Lui, figlio della potente dinastia di Davide, ha evitato la
lapidazione di quella bambina, ha offerto protezione e dignità
economica e sociale a quella bambina ed al nascituro che nel corso
del tempo che verrà conquisterà villaggi e città, emozioni e
sentimenti, speranze e credo.
Già una bambina violentata a 12 anni per alcuni a 16 anni per
altri, nella sua purezza ed integrità.
Una vergogna che dovrebbe far urlare ad ogni scandalo e
deprecazione, ma invece è emersa la santificazione del suo
protettore.
Forse si dirà che in quel tempo era normale, cosa è normale? Cosa non lo è? Io, nella mia provocazione, la reputo come la realizzazione di una mera umiliazione senza tempo, mutata nella sua essenza in divino
avvenire.
Magia teatrale ecco trasformare sei anfore di acqua in vino
perché quest'ultimo era venuto a mancare, ma anche gran portatore di
maldicenza, eccolo maledire un povero albero di fico e questo
appassire. E nel teatro scenico lo vedrai camminare sulle acque del
lago, pronunciare parole dal grande effetto come «Talità kum» o
"Effatà"ed ecco lo spettacolo avere luogo e le persone
perdersi nella più becera perdizione che ancora oggi condiziona
l'esistenza di milioni di esseri umani.
Potere contro potere, conquistato con lo strumento della magia, il
più grande mago della storia dell'umanità, che ha consentito
l'edificazione di quel tempio del potere che oggi determina il modo
di vivere le regole del nostro Paese, una realtà che ha procurato
sofferenze e guerre, morti e vittime, nel nome di quella violenza
chiamata religione.
Probabilmente questo scritto verrà reputato come blasfemo.
Ma è più blasfemo questo scritto, o quella violenza subliminale
che l'umanità ogni giorno deve vivere a causa di
quell'annichilimento della coscienza sociale e collettiva come
determinata nel nome del credo?
Discutiamone.
Quell'individuo disse ad un suo discepolo : "Non essere più
incredulo, ma credente!". Rispose il suo discepolo: "Mio
Signore e mio Dio!". »
Già, mio signore e mio Dio, già, discepolo.
Discepoli dell'inibizione verso ogni umana ragione.
Marco Barone
Commenti
Posta un commento