L'Europa delle grandi ciacole su Giulio, complice di questo Egitto, insieme all'Italia...la grande vergogna continua!

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  Da un lato il mondo delle parole, risoluzioni, proclami, condanne, che diventano per dirle alla triestina ciacole, chiacchiere da bar, che hanno anche un valore di presa in giro, quando la realtà dei fatti ti racconta una storia diversa, fatta di sostegno attivo, economico e militare ad una delle peggiori dittature della storia egiziana.  Anche se l'esercito egiziano non è più dal 2025 tra i primi 15 al mondo per importanza, è ora al 19° posto, il sostegno agli armamenti e militare è continuato tanto da parte dell'Europa che da parte dell'Italia in modo sistematico e incessante. Questa estate ad esempio il comandante in capo delle forze armate e ministro della Difesa e della produzione militare Abdel Meguid Sakr hanno discusso con il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto di rafforzare la cooperazione militare. Ciò è avvenuto durante un incontro tra Sakr e il ministro della Difesa italiano in visita e la sua delegazione di accompagnamento, incontro a cui hanno part...

Gli anni neri nella Venezia Giulia e l'aggressione fascista subita da Pratolongo, il “Matteotti” dell'Isontino

 



Uno studio sul deputato Giordano Pratolongo e sull'aggressione fascista subita a Monfalcone negli anni, quelli immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale, dove la Venezia Giulia venne caratterizzata da violenze di stampo nazionalistico a dir poco incredibili. Cinquecento giorni di violenza, attentati, sparatorie, feriti, e aggressioni, tra cui quella che interesserà il parlamentare comunista Pratolongo, che, a causa dell'attacco squadrista subito nei pressi della Stazione di Monfalcone da una ventina di squadristi, vedrà peggiorare ulteriormente le proprie condizioni di salute tanto che fu costretto anche a produrre le dimissioni da deputato, per morire, a causa dell'aggravarsi delle condizioni di salute, nel 1953, pochi giorni prima della morte di Stalin. Quella del triestino Giordano Pratolongo fu una vita breve, ma intensa e ricca di impegno politico. Fin dall'età di quattordici anni si dedicò attivamente all'impegno politico aderendo ad un Circolo giovanile socialista, partecipò all'attività degli Arditi Rossi per la difesa delle sedi del partito, della Camera del Lavoro e del giornale "Il Lavoratore". Iscritto al Partito Comunista sin dalla sua nascita, ma la sua attività politica continuò non solo in Italia ma anche all'estero, confermando la visione internazionale che aveva Pratolongo, credendo fermamente nell'unità internazionale del proletariato, andando oltre gli sterili nazionalismi, visione che cercherà di portare anche sulla delicata questione della Venezia Giulia in relazione alla contesa tra Jugoslavi e Italiani. Fu tante cose, Pratolongo, operaio, partigiano, comunista, deputato della Costituente, conobbe la violenza del confino e della detenzione fascista. Uno studio che vuole aiutare a contribuire a valorizzare e ricordare la figura di un parlamentare che rischiò di fare la fine di Matteotti, non a caso venne aggredito proprio a ridosso dell'anniversario di Matteotti, contestualizzando il complesso e difficile periodo storico in cui si consumò la sua aggressione, riaccendendo un faro di luce su violenze consumatosi nell'Isontino e passate nel dimenticatoio negli ultimi decenni.

 mb

 

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