La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza



Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina.  Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta.
mb


I tre supereroi e la nonnina Rosellina



C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi.

Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti?

Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste.

Non erano mai stati prima a Trieste.

Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto.

Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecchia nave che si chiamava San Carlo, decisero di andare a prendere un caffè nel bar della piazza grande.

Solo che c’era un traffico continuo di macchine e di camion ed i semafori quel giorno non funzionavano.

Aspettarono e aspettarono fino a quando Spider Man decise di usare la sua arma lancia ragnatele.

“Senti Superman” disse Spider Man, “io fermo le macchine con la ragnatela e poi vado.”

Contò fino tre e poi, PUM, la sua ragnatela riuscì a fermare le macchine.

Ma Spider Man non fece i conti con la bora. Proprio nel momento in cui stava per attraversare la strada, un refolo  potentissimo di bora distrusse la rete e le macchine ripresero a percorrere la strada.

“Occhio” disse Superman “ora ci provo io con il mio potere da occhi laser.”

Si concentrò, contò fino a cinque, perché era il suo numero preferito di quel giorno, ma a causa di un raffreddore il super potere da occhi laser non funzionò.

“Niente da fare” esclamò ad alta voce Hulk che per la rabbia, divenne sempre più grande e sempre più verde.

“Ora tiro un mega pugno sull’asfalto e così le macchine devono fermarsi.”

Ma proprio nel momento in cui stava per tirare un mega pugno, ecco che una nonnina, stava attraversando la strada.

Hulk, Spider Man e Superman rimasero a bocca aperta.

La nonnina, quando vide i tre supereroi in difficoltà, disse: “Che aspettate, le macchine si sono fermate per farmi attraversare, passate anche voi!”

Attraversarono la strada e chiesero alla nonnina: “ Ma come ha fatto?”

La nonnina rispose: “Mentre voi eravate concentrati sui vostri superpoteri, che neanche funzionavano, io ho semplicemente alzato la mano e ho chiesto cortesemente agli automobilisti di farmi attraversare la strada”

Un po' di cortesia e il mondo funziona meglio, non serve la forza.

In quel momento Hulk, ritornò uomo normale, anche se era rosso per la vergogna e disse alla nonnina: “Scusi, ma come si chiama?” “

“Rosellina e sto andando a fare la spesa per i miei tanti animali e sono anche in ritardo.”

“Se vuole “ disse Spider Man “io posso accompagnarla”

“E io” disse Superman “posso farla arrivare a casa volando”

“Ed io” chiese Hulk “cosa posso fare?”

“Beh una cosa ci sarebbe” disse la nonna “dovrei piantare dei nuovi alberi per i miei amici animali e un aiuto mi ci vorrebbe proprio.”

“Bene, sarà fatto” disse Hulk “solo una cosa, ma quanti animali ha?”

Rosellina disse, ridendo:” Tanti, quattro cavalli, cinque asini, dieci galline, venti maiali, cinque tassi, trentacinque anatre, cinque cani, sei gatti e anche un coniglio.

“Ma poi mi offre un caffè?” chiese Hulk sorridendo.

“Certo” rispose Rosellina “io faccio il miglior caffè di tutta Trieste.”


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