Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

Immagine
Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Nel 2020 il sito istituzionale del Comune di Capodistria/Koper sarà anche in lingua italiana?

La storia del Comune di Capodistria/Koper  è sintetizzata in otto righe dall'Enciclopedia Treccani:

Sorta nell’alto Medioevo, fu attirata, per la posizione privilegiata, nell’orbita dell’influenza veneziana (977) ma contro Venezia rivendicò fin dall’11° sec. la propria autonomia e capeggiò la resistenza delle città istriane (1145) fino alla capitolazione del 1279. Dopo la perdita di Trieste, passata agli Asburgo nel 1381, divenne, per l’importanza militare e commerciale, la principale base di espansione veneziana in Istria. Con la pace di Campoformio (1797) passò all’Austria, conservando sempre il suo carattere italiano. Divenuta italiana al termine della Prima guerra mondiale, con il memorandum d’intesa di Londra (1954) entrò a far parte della Repubblica federale di Iugoslavia col nome di Koper

Collocato tra la Croazia e l'Italia, celebra la propria giornata festiva  il 15 maggio, in ricordo della rivolta antifascista di Maresego, del 15 maggio 1921.   Lo stemma viene usato con la scritta: MESTNA OBČINA KOPER COMUNE CITTÀ DI CAPODISTRIA. Il simbolo viene usato con la scritta: KOPER CAPODISTRIA.

Nello statuto comunale si legge che in armonia con la Costituzione, i principi dell’ordinamento giuridico dello Stato e il presente statuto, il Comune garantisce ai cittadini appartenenti alla comunità nazionale italiana autoctona una posizione tale da consentire la conservazione e l’affermazione della loro identità nazionale. Negli ambiti territoriali nazionalmente misti del Comune, ove vivono gli appartenenti alla nazionalità italiana autoctona e che comprende le frazioni di Ankaran-Ancarano, Barizoni-Barisoni, Bertoki-Bertocchi, Bošamarin-Bossamarino, Cerej-Cerej, Hrvatini-Crevatini, Kampel-Campel, Kolomban-Colombano, Koper-Capodistria, Prade, Premancan-Premanzano, parte dell’abitato di Spodnje Škofije (Valmarin), Šalara-Sallara e Škocjan- San Canziano le lingue ufficiali sono lo sloveno e l’italiano.

Con questo blog già ad aprile 2019 si era intervenuti sulla questione del sito istituzionale del Comune di Capodistria. Non è in italiano.  Cosa gravissima, stante il fatto che si tratta della vetrina istituzionale del Comune dove l'italiano va garantito e tutelato. E' in lavorazione, ancora, una parte in fase sperimentale in italiano di quel sito. 
Nel 2020 si riuscirà ad avere il sito istituzionale del Comune di Capodistria, interamente anche in Italiano?

mb

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Quale la città più bella tra Udine e Trieste?