Finalmente si ritorna a parlare di scuola dopo il caso della maturità

La reazione spropositata che si è registrata per la questione dell'orale all'esame di maturità,dimostra che in Italia bisogna riprendere in mano la questione scuola con una profonda rivoluzione culturale stile '68 quella che fa tanto paura a chi ideologicamente sta impostando da tempo una scuola pubblica sempre più votata a servire il sistema che a forgiare menti critiche e pensanti. Ordine, disciplina e non pensiero critico. Il dissenso? Si reprime. Finalmente si ritorna a parlare di scuola dove i problemi di ieri sono rimasti irrisolti a cui si sono sommati quelli della società più spietata e individualista di sempre. L'autorevolezza a scuola non la si ottiene solo aumentando gli stipendi del personale. Che sono bassi per non dire indecenti se si pensa a quelli degli ATA. Il rispetto non lo si ottiene inasprendo le norme. La scuola di oggi è un supermercato dove le famiglie hanno un potere di ingerenza spropositato. Addirittura adesso possono anche scegliere il docent...

I muri della "rotta balcanica"servono solo a dividere i Paesi. In FVG arrivano centinaia di migranti

Oramai il giochino è chiaro ai più. La Croazia si divide dalla Serbia e dalla Bosnia, la Slovenia dalla Croazia e l'Italia in moto morbido, per ora, dalla Slovenia, dalla Bosnia sono pronti ad arrivare passando anche da Trieste migliaia di migranti. Numeri irrisori rispetto al passato, ma comunque importanti. I muri realizzati per respingere i migranti si sono rivelati essere inutili, troppo grande il territorio, diverse le modalità con sui si può oltrepassare il confine e sono stati solo uno strumento politico per marcare i confini tra alcuni Paesi balcanici che in questo periodo sono ai ferri corti. Soprattutto sloveni con croati, croati con serbi, croati con bosniaci e viceversa. Muri, filo spinato, telecamere, blindati, droni, ronde, pattugliamenti misti. La caccia al migrante. Migranti in fuga dalla disperazione, in cerca di una vita migliore, imprigionati nei campi terra di nessuno che ultimamente sono finiti sotto i riflettori di alcuni media. Mentre l'attenzione è tutta focalizzata per ragioni politiche sui porti, si ignora totalmente quello che accade al confine orientale. Non c'è un solo giorno che non sia segnato da nuovi arrivi, ondate variegate,  a volte importanti, a volte minimali. Il tutto mentre in modo irresponsabile si è colpito il sistema dell'accoglienza. Se la situazione continua così, con la fine della stagione estiva, si rischia un disastro sociale enorme. La politica in parte fa finta di non voler vedere quello che sta accadendo. Preferendo nascondere per ragioni di opportunismo ciò che succede ogni giorno. L'emergenza con cui il confine triestino e forse anche goriziano dovranno fare i conti sarà determinata non tanto dalla della rotta balcanica, mini o non mini che questa sia,  con numeri assolutamente gestibili, ma dalle misure che hanno affossato il sistema dell'accoglienza rendendo il territorio fragile da questo punto di vista. Ma qui la priorità pare essere il CPR, la demagogia e non il voler affrontare in modo responsabile ciò che sarà inevitabile affrontare. Puoi chiuderti come vuoi ma i migranti qui arriveranno, ti piaccia o non ti piaccia è così. 

mb

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