La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

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In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

Sì all'Europa unita dei popoli, non agli Stati Uniti d'Europa. Non siamo gli USA, la nostra storia è diversa




L'Europa è una miscela di colori, di pluralità, di identità, incredibili. Ma che nel corso della storia hanno disseminato, queste identità, anche violenze, barbarie, colonialismi. L'Europa unita nasce come entità economica, inutile prendersi in giro, questa è la sua nascita, questo è il suo seme, certamente vi erano degli ideali supremi, alcuni dei quali partoriti in quel confino di Ventotene, dove è stata confinata alla fine l'idea di fascismo ed ha prevalso, seppur con una miriade di difficoltà, e sofferenze quella della libertà. L'Europa unita è una necessità, indietro non si può tornare. Ma la sua struttura deve essere leggera. Un contenitore che tiene assieme i diversi pezzi del puzzle europeo, con alcuni principi di diritto fondamentali, con una casa comune che sia oggetto di condivisione, discussione e confronto e anche scontro quando necessario. Ma l'Europa come nazione è un qualcosa di abnorme e che determinerà la fine precoce della stessa Europa. Non siamo gli Stati Uniti d'America, non siamo gli USA, seppur nati dal vecchio Continente. La nostra è una storia diversa, di identità diverse. Diventare gli USE, ovvero il fratello o sorella minore degli USA sarebbe un qualcosa di totalmente alieno all'Europa.

La forza dell'Europa è l'autonomia dei vari Paesi, l'indipendenza che i vari Paesi hanno, la storia che hanno anche saputo esprimere, che non è solo la tragedia del secolo breve. La Brexit dovrebbe insegnare cosa significa proporre una sorta di USE. E' sicuramente vero che con i colossi come la Cina, la Russia, l'India, e gli USA, da soli, come singoli Paesi europei, si verrà dominati in un niente. Ma siamo certi che la strada dell'USE sia quella giusta? Io penso proprio di no. A partire dal sistema capitalistico che è la radice dei mali dei nostri tempi e di cui gli USE ne sarebbero la massima espressione. Una Europa senza confini, senza frontiere, unita nella sua diversità, ma senza che per questo debba diventare nazione, non lo è e non lo potrà mai essere, perchè noi siamo certamente europei, ma prima di essere europei siamo italiani, tedeschi, inglesi, e poi ancora friulani, giuliani, bisiachi e così via dicendo, questa è la nostra storia, questa è la nostra identità. I pezzi possono continuare a stare insieme, devono stare assieme, nel rispetto delle proprie identità senza essere ammazzate e annichilite da quella globalizzazione selvaggia che alla fine dei conti ha comportato solo diseguaglianze, povertà, e disastri.


mb

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