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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Ma dal giorno dopo le Europee i media parleranno ancora del problema neofascismo?

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Lo si sapeva che la campagna per le politiche di queste europee, almeno in Italia, sarebbe stata incentrata sull'aspetto neofascismo. Non si parla di riforma dell'Europa, non si discute su quale debba essere l'idea di Europa, sui mali di una Europa che è stata causa dei propri problemi, in gran parte irrisolti e irrisolvibili. Non si discute del progetto del sovranismo europeo che dovrebbe portare alla creazione degli Stati Uniti d'Europa, cioè all'idea di Europa come Nazione, non si discute del problema capitalismo, dei vari volti del liberismo.  No. Il bivio è dato nella sua massima semplificazione o scegliere il rischio di neofascismo con i nazionalismi , o superamento del secolo breve, con l'Europa unita nella sua diversità. Poi, quello che sarà, sarà con questa Europa, l'importante è difendere l'architettura base. Questo in soldoni quello che sta accadendo. Ora, l'Italia ha certamente pagato una mancata Norimberga, ha democratizzato il fas...

La Macchina del Vento,un viaggio nel tempo al confino di Ventotene dove nascerà non l'Europa ma l'anima dell'antifascismo

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Il manifesto di Ventotene , firmato da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, è diventato il manifesto  che sta conducendo al progetto degli Stati Uniti d'Europa (USE). Il motto attuale dell'Europa, certamente efficace, unita nella diversità, può aver per alcuni aspetti tratto anche spunto dall'Europa pensata in quel confino di Ventotene. Un manifesto letto da pochi, come si ricorda nel libro la Macchina del Vento di Wu Ming 1.  Un libro che racconta, in una miscela straordinariamente efficace, tra mitologia, passione e Resistenza, come a Ventotene sia nato il cuore  se non l'anima della Resistenza e del riscatto morale del Paese prima che altrove, un confino che alla fine non ha confinato la libertà, ma il fascismo, la fine del fascismo paradossalmente è iniziata proprio lì.  Un lì dove è stato partorito un manifesto sostenuto da una minoranza di confinati, che contiene passaggi che possono essere condivisibili. Come quando si scrive nella sua s...

Sì all'Europa unita dei popoli, non agli Stati Uniti d'Europa. Non siamo gli USA, la nostra storia è diversa

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L'Europa è una miscela di colori, di pluralità, di identità, incredibili. Ma che nel corso della storia hanno disseminato, queste identità, anche violenze, barbarie, colonialismi. L'Europa unita nasce come entità economica, inutile prendersi in giro, questa è la sua nascita, questo è il suo seme, certamente vi erano degli ideali supremi, alcuni dei quali partoriti in quel confino di Ventotene, dove è stata confinata alla fine l'idea di fascismo ed ha prevalso, seppur con una miriade di difficoltà, e sofferenze quella della libertà. L'Europa unita è una necessità, indietro non si può tornare. Ma la sua struttura deve essere leggera. Un contenitore che tiene assieme i diversi pezzi del puzzle europeo, con alcuni principi di diritto fondamentali, con una casa comune che sia oggetto di condivisione, discussione e confronto e anche scontro quando necessario. Ma l'Europa come nazione è un qualcosa di abnorme e che determinerà la fine precoce della stessa Europa. Non ...