Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

L'Europa è diventata lo scacchiere della guerra fredda tra USA e Russia



L'Impero Romano per difendere i propri confini, conquistati a colpi di guerra e violenza e morte e stragi realizzò la grande fortificazione nota come il Limes. Lungo diverse centinaia di Km. Ma come tutte le fortificazioni, come tutti i muri,  tale fortezza non è durata in eterno. I muri sono sintomo di debolezza ed arroganza. In ogni muro sarà sempre possibile fare una breccia. E quella breccia ti travolgerà, perchè invece della chiusura si dovrebbero adottare politiche di inclusione. Ma a quanto pare la voglia di riproporre il Limes in chiave moderna, pur se a volte in modo ridicolo, sussiste. Certo a volte i muri paradossalmente uniscono. Per esempio è proprio con i muri che si è ritrovata l'unità di intenti nell'area balcanica. I muri, in questo caso, hanno unito. Unito contro i profughi. Ma i muri più pericolosi sono quelli segnati dalle armi ed armi nucleari. 
Da un lato la NATO dall'altro la Russia. Giocano a scacchi, con le loro armi, i loro eserciti, e lontani da casa loro. Giocano a casa nostra, sui nostri confini, all'interno dei nostri territori. L'Europa è assediata, circondata, l'Europa è lo scacchiere della guerra fredda, l'Europa è in fase di devastazione. Nata male, concepita male, non può che vivere male e morire in pessimo modo. Forse un processo di eutanasia immediato potrà salvarci tutti da qualche tragedia che verrà pagata da noi europei, mica da russi od americani. Eutanasia significa nella migliore ipotesi essere indipendenti da ogni sistema di potere terzo, a partire da quello USA. Significa non essere di parte. Significa essere autonomi. Nella peggiore delle ipotesi eutanasia significa chiudere il processo Unione Europea e ripensare una nuova aggregazione di Stati, indipendenti, autonomi, ma collaborativi. E soprattutto indipendenti dai due blocchi che stanno letteralmente schiacciando il Vecchio Continente. Insomma ripensare l'Unione Europea, chiudendo il progetto politico della UE attuale, fazioso e di parte, prima di essere tutti quanti travolti da una situazione che non abbiamo voluto e neanche determinato, ma sicuramente favorito nella nostra non autonomia decisionale.
Marco Barone @ilKontrastivo

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