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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Se un compagno di 26 anni si uccide, ciao Chucky

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Un colpo secco. E la vita finisce. Non hai conosciuto Leonardo Vecchiolla, Chucky per i compagni. Hai sentito parlar di lui per la cronaca giudiziaria, eppure scoprirai che vi è molto da dover scrivere e ricordare su Chucky, e lo scoprirai, purtroppo, attraverso il peggiore dei modi, il suo gesto di questo inizio settembre.  E' stato accusato e preventivamente punito, per i noti fatti accaduti in piazza, a Roma, in quel rivoltoso 15 ottobre del 2011. Anche io c'ero quel giorno. Come dimenticare gli scontri duri e violenti, l'effetto accerchiamento, lacrimogeni sparati dall'alto, da un elicottero, la guerriglia, rumori sordi di una battaglia, voci della ribellione, repressione e spaccature di un movimento? E poi quello che è stato lo sappiamo. Di Chucky si è molto parlato per i fatti del 15 ottobre 2011. Sbattuto in prima pagina come un criminale. Poi, come si leggerà in  Irpinia focus  “ il trauma causato dalla carcerazione preventiva nel peniten...

L'assedio di Roma alcune considerazioni critiche

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Il 19 ottobre è superato ma non finito. Si è tenuta la piazza, cosa che per diversi motivi non è stato possibile fare il 15 ottobre del 2011, già si guarda oltre queste prime battute autunnali con lo scopo di organizzare un secondo grande momento nazionale di mobilitazione. Da un lato vi è stata sì una città blindata, e dall'altro 70 mila manifestanti che hanno ben comunicato le ragioni di una protesta necessaria. Azioni Due sono state le azioni più significative e probabilmente poste in essere da due realtà antagoniste forse anche tra di loro. Quella al consolato tedesco, e quella più dura, più che essere una sorta di assedio al Ministero dell'Economia è stata in realtà una sorta di   attacco allo " scudo del Ministero che ha rischiato di ledere il corteo e forse anche altro.  Forse si  pensava di essere nel 1283 «Consegnatevi a noi e potrete andare incolumi, se invece non accettate e sarete presi con la forza sarete tutti impiccati senza miseri...

Che il 19 ottobre sia una “prova” di maturità

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Si partirà dalla piazza delle polemiche, San Giovanni, dal luogo ove, per l'ennesima volta, sono emerse rilevanti divergenze tra i movimenti in movimento, in quel lontano, forse poi non tanto per alcuni aspetti, 15 ottobre 2011. Si partirà dalla piazza degli errori per arrivare a Porta Pia . Una settimana di diverse mobilitazioni che vedrà nella giornata del 18 ottobre il primo sciopero generale di questo autunno indetto dal sindacalismo di base, e che culminerà con il 19 ottobre. Come sempre una certa informazione fomenta allarmismi, identifica quella manifestazione esclusivamente come no tav, quando non è e non sarà manifestazione solo no tav, ma di tante realtà, parla di violenti, di possibili scontri e così via discorrendo verso quel simulato modo di informare. Vi saranno diverse realtà, alcune hanno aderito, seppur criticamente, all'ultimo momento, probabilmente  quel giorno emergerà uno confronto di forza tra le realtà eterogenee di movimento, nessuna d...

Manifesti con il casco? Rischi 4 anni di galera. Ripresentato il disegno di legge di Cirielli

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La XVII Legislatura è praticamente iniziata. Sono numerosi i disegni di legge depositati che spaziano dai diritti civili, a problematiche specifiche nel settore del lavoro,a questioni energetiche a quelle penali. Tra le tante quella che mi ha colpito di più è la ripresentazione  del DDL C.4005 della precedente legislatura, d’iniziativa del deputato CIRIELLI. D epositat o il 15 marzo ancora da assegnare e prevede modifiche all’articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, e all’articolo 380 del codice di procedura penale, concernenti il delitto di travisamento in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico. Un Disegno di Legge che è nato in relazione agli episodi verificatisi il 15 ottobre 2011 a Roma e prefigge di accentuare il rango penale del travisamento, disciplinandolo come « delitto » e introducendo, in luogo dell’arresto e dell’ammenda, la sanzione della reclusione e della multa. È prevista,...

Sciopero per la libertà d'informazione. Per una settimana non compriamo i quotidiani

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Chiedo la diffusione, se condiviso, di questo appello. E' innegabile che la libertà d'informazione, come attuata e vigente in Italia, sia una libertà relativa. Relativa perché ogni quotidiano ha un proprio editore che risponde all'interesse di una data lobby economica e di potere e si arroga il diritto di informare. Diritto concesso dalla società. Relativa perché la notizia viene governata per fini di potere. Relativa perché la stampa che condiziona l'opinione pubblica governando la notizia è piegata al volere predeterminato non rispettoso di quella oggettività che dovrebbe fondare il tempio dell'informazione. Libertà di informare, di essere informati. Una libertà legata al concetto del profitto, una libertà schiavizzata dal sistema. Chi pretende di informare i cittadini, si assume una enorme responsabilità sociale, etica e morale. Chi può farlo è colui che ha mezzi e strumenti economici. Ed ovviamente indirizza l'opinione pubblica ver...

Per il Ministro dell'Interno c'è il "pericolo" di rivoluzione?

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Non esiste un concetto definito di rivoluzione, perché la rivoluzione è in permanente evoluzione e definire la rivoluzione vorrebbe semplicemente significare la fine stessa della rivoluzione. Il termine rivoluzione ultimamente è stato utilizzato per vari eventi politici e sociali rilevanti, come la Primavera Araba, la prima elezione di Obama alla guida degli Usa, ma anche per semplici spot pubblicitari. A parer mio la rivoluzione altro non è che la rottura di quelle catene che legano una moltitudine di individui ad una collettività amorfa adattata all'ordine sociale ed economico come imposto da una cerchia elitaria indirizzante l'equilibrio sociale oggi esistente. Equilibrio fondato sulla non equità, sulla non solidarietà, sull'austerità, sull'ingiustizia sociale. La rivoluzione dovrebbe mirare alla realizzazione di un sistema sociale fondato sull'equità, solidarietà e giustizia sociale rispettosa dei diritti umani. Già, perché oggi giorno il conc...

Il 15 ottobre: Inizia una nuova fase.

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Il 15 ottobre segna l'inizio di una nuova fase. Una fase annunciata pubblicamente da tempo,  una fase ignorata da tanti, e tollerata per altri fini dal sistema. Questa fase si chiama fine della tregua sociale. Quello che ora dirò e forse sarà uno dei pochi articoli ove ancora si potranno esprimere valutazioni libere, è frutto di quello che ho visto con i miei occhi, respirato e percepito per le vie di Roma nella giornata del 15 ottobre. Però è necessaria una premessa. Passeggiare la sera del 15 ottobre, nella Piazza di San Giovanni, ove vedevi i resti di una dura lotta, dove vedevi il volto di una città sorpresa e forse sconvolta mi ha dato da riflettere. Tali riflessioni mi spingono anche a dire che dobbiamo, tutte e tutti prepararci a misure repressive preventive senza precedenti. O meglio tali precedenti avevano trovato affermazione durante il regime fascista. Presto, molto presto, nel nome della sicurezza, dell'Ordine Pubblico, invocheranno misure di...