Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

70 anni dalla prima volta al voto per le politiche nel goriziano


Nel 2023 saranno 70 anni, 70 anni da quando nel goriziano si votò per la prima volta per le politiche nazionali. Saltarono le elezioni precedenti, a causa delle complesse vicende del confine orientale. Era il 7 giugno del 1953 ed il tasso di partecipazione fu altissimo, si recò alle urne per la Camera il 92% della popolazione avente diritto al voto. Il primo partito a vincere risultò la Democrazia Cristiana, con  quasi 40 mila preferenze, seguito poi dal PCI con praticamente la metà dei voti. I fascisti del MSI avevano il 7% ed i monarchici il il 2% circa.  I comuni dove il PCI risultò primo partito furono solo Turriaco e San Pier, mentre il MSI ebbe un boom a Gorizia, ponendosi al secondo posto addirittura con  oltre 3 mila voti. Negli altri comuni più importanti, come Monfalcone e Ronchi, Grado e Gradisca, DC al primo posto, PCI e PSI a seguire. Questo il quadro sintetico alla Camera. Al Senato l'affluenza fu leggermente più alta, si toccò il 95% con la DC al primo posto, il PCI, al secondo ed il MSI, invece, al terzo posto, con un punto in percentuale in più rispetto alla Camera. Impressiona vedere come in questi 70 anni vi sia stato un calo della partecipazione al voto impressionante, quasi 20 punti in meno...Questo è e di questo si deve tenere conto, perchè ancora una volta con le imminenti elezioni politiche del 2022, il dato dell'astensione toccherà probabilmente un nuovo record negativo nella storia repubblicana del nostro Paese.

mb

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