Ci sono storie che lasciano il segno e nel corso dei decenni continuano ad essere ricordate, raccontante, con sfumature diverse e dettagli sempre nuovi, andando alla ricerca di perchè che ancora oggi non hanno una risposta esaustiva. Una di queste è sicuramente quella della "spia" Blechi, di cui non si ha neanche memoria fotografica, come è emerso durante uno scambio di battute nel corso della storica cerimonia con la quale si onora la storia della Brigata Proletaria. Ma il personaggio è esistito, eccome se è esistito. La così detta operazione Blechi, degna della migliore regia hollywoodiana, ma quando si dice che la realtà supera l'immaginazione, c'è poco da fare se non raccontare la storia. E questa è la storia di Walter Garlaschi nato a Ronchi il 19 ottobre del 1922, residente a Monfalcone, storia che mi è stata raccontata da Mario Candotto nei seguenti termini: " Garlaschi, era stato fatto prigioniero dai tedeschi in Grecia, era con la marina. Venne im...
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Se Fiume guarda a Ravenna e non a Trieste
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Sarà anche la città del sepolcro di Dante, sarà anche una delle città più affascinanti d'Italia che affacciano sull'Adriatico, ma Ravenna non è Trieste guardando alla storia che ha legato, nell'animo, nello spirito, e attraverso l'Impero perduto, la bocca di Vienna sull'Adriatico, Trieste appunto, e la bocca di Budapest sull'alto Adriatico, Fiume. Due città il cui destino è legato al 18 marzo del 1719 quando Carlo VI
pose le basi per il porto franco fiumano e
triestino. Come raccontano i fiumani il decennio che precedette la prima guerra mondiale ha favorito per il porto di Rijeka un legame speciale con l'Adriatico, Mediterraneo e Atlantico.Pare che questo porto per molti viaggiatori ed emigranti, fosse anche più conveniente di Trieste o di altri porti europei italiani e occidentali .Poi, con i disastri della prima guerra mondiale, passando dalla scellerata occupazione dannunziana ed i suoi 500 giorni di dittatura, per arrivare al fascismo, il porto di Fiume sotto il Regno d'Italia, al pari di quello triestino, conobbe il suo peggior periodo di decadenza. Si è rilanciato negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con l'Europa, e ad una diversa visione delle cose, tanto che Fiume nel 2020 è stata anche capitale europea della cultura. La collaborazione con le città adriatiche in chiave europea è sempre stata naturale e fondamentale. Basta pensare che nel 2010 nasceva NAPA, AssociazionedeiPorti del NordAdriatico (North Adriatic Ports Association), fondata dalleAutoritàPortualidiVenezia, Trieste e Capodistria (Slovenia) e vi aderì anche Ravenna oltre a Fiume. 5 porti dell’Alto Adriatico movimentano un totale di oltre 100 milioni di tonnellate di merci.Una roba enorme. In tutto ciò Fiume guarda più con interesse Ravenna che Trieste. Come emerge ad esempio dal progetto europeo myportheritage. Un progetto che connette la storia portuale di Fiume, con quella di Ravenna e Solin, in Croazia come Fiume, nell'ambito della collaborazione tra Italia e Croazia. Celebrare D'Annunzio, l'occupatore di Fiume, esaltare personaggi che hanno fatto del razzismo antislavo dalle parole, all'olio di ricino, la loro condotta tipica nel '900 che l'Europa non riesce ancora a lasciarsi alle spalle, produce anche questi effetti. I rapporti tra Fiume e Trieste andranno sicuramente recuperati, valorizzati, restituiti alla normalizzazione, ma per fare ciò si dovrà prima di tutto archiviare D'Annunzio e ciò che vi è connesso con quel simbolismo, e ritrovarsi ad esempio nello spirito del 18 marzo 1719, data che sotto il segno dell'autonomismo unì più che mai il destino e l'anima di Fiume e Trieste.
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Trieste, Triest, o Trst, Udine, Udin, Weiden o Viden. Due città distanti poco meno di 100 km. Con una cultura profonda, una storia complessa, che ancora oggi divide. Due città capoluogo di due regioni differenti, con identità differenti, il Friuli, Udine, la Venezia Giulia, Trieste per fondersi e confondersi con una mescolanza spesso mal digerita nell'unità del Friuli Venezia Giulia senza più alcun trattino divisore passando dal cuscinetto della Bisiacaria. Nonostante nel complesso si sia in una regione poco più piccola della sola provincia di Bari per popolazione. La sua area è pari a 7.924 km² cioè di poco superiore alla provincia di Sassari o Torino o Cosenza o Bolzano ad esempio. Ma con o senza trattino la divisione e la rivalità tra queste due città esiste, persiste e resiste. Dai dileggi, ai giochi, dallo sport, dal basket al calcio, a tutto ciò che può portare alla rivalità. Due bellezze contrapposte se non opposte, dalla bora di Trieste all'eleganza di Udine, ...
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