C'è anche la strage di Ronchi del 15 settembre 1943 nell'atlante delle stragi nazifasciste

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Nel 2009 il governo italiano e quello della Repubblica Federale Tedesca  hanno realizzato una Commissione storica congiunta  con il mandato di elaborare un’analisi critica della storia e dell’esperienza comune durante la seconda guerra mondiale. Tra i frutti di quel lavoro vi è stato il noto atlante delle stragi nazifasciste in Italia che raccoglie tutte le atrocità della guerra per mano nazifascista. E vi è citata anche Ronchi. L'episodio a cui si fa cenno è quello risalente al 15 settembre del 1943, cioè pochi giorno dopo la costituzione della storica Brigata Proletaria, quando mille partigiani si ritrovarono a Selz per cercare di arrestare, con la battaglia di Gorizia, l'avanza nazista. Si legge nella scheda ronchese curata dallo storico Liuzzi, " Il 15 settembre cinque militari italiani cercarono rifugio presso la villa Hinke ignari che fosse di proprietà di una famiglia tedesca/austriaca - la villa fu acquistata nel 1901 dall’Ammiraglio della Marina Milit...

Una ventina i Comuni in FVG premiati con il premio Città che legge. Ci sono tutti i capoluoghi delle ex province

Su 215 comuni in Friuli-Venezia Giulia ben 23 in totale in questo 2020/21 sono quelli che possono usare il titolo Città che legge. Sono sempre di più e di questo passo, in una regione che è sempre ai primissimi posti in Italia per l'amore che c'è verso il libro non dovrebbe stupire se tutti i comuni prima o poi avranno questo titolo nella nostra regione che di fatto è la regione che legge di più in Italia I comuni in FVG di questa edizione Città che legge sono:   
Attimis, Bagnaria Arsa, Faedis, Torviscosa, Cervignano, Cividale, Cormons, Duino Aurisina, Fagagna, Latisana, Maniago, Povoletto, Ronchi, San Canzian, San Daniele, San Giorgio di Nogaro, Gorizia, Monfalcone, Porcia, Sacile, Pordenone, Udine, Trieste
Ci sono dunque tutte le città capoluogo delle ex province. Questa iniziativa nasce d’intesa con l’ANCI, ed intende promuovere e valorizzare con la qualifica di Città che legge” l’Amministrazione comunale che si impegni a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio. Attraverso la qualifica di “Città che legge” si intende riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva. Tra i requisiti da possedere per diventare Città che legge ci sono:

*   la presenza di una o più biblioteche di pubblica lettura regolarmente aperta/e e funzionante/i;

*   la presenza di una o più librerie/punti vendita di libri sul territorio;

*   la partecipazione dell’Amministrazione comunale e/o di scuole/biblioteche/librerie/associazioni gravanti sul territorio comunale ad uno dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura (Libriamoci e Maggio dei libri);

*   l’esistenza di un festival, una rassegna o una fiera attinenti al libro, alla lettura e/o all’editoria, nonché l’esistenza di iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie, associazioni.

 

mb

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