Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

La provincia autonoma di Trieste e del Friuli, petizione assegnata alla V Commissione in Regione FVG


Si discute se proporre le Province, quante e come. Si è più o meno in gran parte concordi sulla necessità di ripristinare siffatti Organi Istituzionali Costituzionali, ma non con i poteri limitati come sussistenti in precedenza. Non avrebbe alcun senso un ritorno al passato.  Non servono vecchi carrozzoni, dove riempire poltrone, ma organi efficaci e rispondenti alle necessità del territorio. Stante la particolarità e la complessità territoriale del Friuli Venezia Giulia, sarebbe cosa buona e giusta realizzare un modello similare a quello vigente nel Trentino-Alto Adige/Südtirol. Autonomia decisionale per i territori, con importanti funzioni trasferite alle Province autonome e con poteri limitati della Regione. Province nate negli anni ‘70 (con riferimento al secondo Statuto) con chiaro potere legislativo in materie normalmente di competenza statale o regionale. L’Autonomia speciale del Trentino (e del vicino Alto Adige/ Südtirol,con il quale il Trentino forma la Regione autonoma Trentino Alto Adige) nasce in verità dall’accordo italo-austriaco sottoscritto a Parigi il 5 settembre del 1946 dall’allora Presidente del Consiglio italiano e Ministro degli esteri Alcide De Gasperi e dal Ministro degli esteri austriaco Karl Gruber. Questo potrebbe essere il modello da applicare al Friuli Venezia Giulia. E per questo ho proposto il 6 marzo una petizione sul punto chiedendo di valutare l'istituzione della Provincia autonoma di Trieste e del Friuli o di Udine. Ora assegnata alla V Commissione. Magari cadrà nel vuoto, ma che ciò possa servire almeno da riflessione per capire che direzione deve intraprendere la nostra regione. A parer mio non ha alcun senso ripristinare la vecchia provincia di Gorizia, o quella di Pordenone, Trieste ed Udine o istituire quella della Carnia. Ha senso rivedere in modo più organico e compiuto l’intero disegno della macchina regionale. Autonomia, solidarietà ed identità territoriale, che possano favorire pluralismo, ed efficienza, come è sempre stato nella storia di questa estremamente periferica zona, oggi d’Italia, all’interno di un contesto europeo che richiede più spazio all’autonomia dei territori senza mai compromettere lo spirito solidaristico ispirandosi al modello statutario previsto per la Provincia autonoma di Trento e Bolzano in Trentino Alto Adige.
mb

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