Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

Immagine
  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

La provincia autonoma di Trieste e del Friuli, petizione assegnata alla V Commissione in Regione FVG


Si discute se proporre le Province, quante e come. Si è più o meno in gran parte concordi sulla necessità di ripristinare siffatti Organi Istituzionali Costituzionali, ma non con i poteri limitati come sussistenti in precedenza. Non avrebbe alcun senso un ritorno al passato.  Non servono vecchi carrozzoni, dove riempire poltrone, ma organi efficaci e rispondenti alle necessità del territorio. Stante la particolarità e la complessità territoriale del Friuli Venezia Giulia, sarebbe cosa buona e giusta realizzare un modello similare a quello vigente nel Trentino-Alto Adige/Südtirol. Autonomia decisionale per i territori, con importanti funzioni trasferite alle Province autonome e con poteri limitati della Regione. Province nate negli anni ‘70 (con riferimento al secondo Statuto) con chiaro potere legislativo in materie normalmente di competenza statale o regionale. L’Autonomia speciale del Trentino (e del vicino Alto Adige/ Südtirol,con il quale il Trentino forma la Regione autonoma Trentino Alto Adige) nasce in verità dall’accordo italo-austriaco sottoscritto a Parigi il 5 settembre del 1946 dall’allora Presidente del Consiglio italiano e Ministro degli esteri Alcide De Gasperi e dal Ministro degli esteri austriaco Karl Gruber. Questo potrebbe essere il modello da applicare al Friuli Venezia Giulia. E per questo ho proposto il 6 marzo una petizione sul punto chiedendo di valutare l'istituzione della Provincia autonoma di Trieste e del Friuli o di Udine. Ora assegnata alla V Commissione. Magari cadrà nel vuoto, ma che ciò possa servire almeno da riflessione per capire che direzione deve intraprendere la nostra regione. A parer mio non ha alcun senso ripristinare la vecchia provincia di Gorizia, o quella di Pordenone, Trieste ed Udine o istituire quella della Carnia. Ha senso rivedere in modo più organico e compiuto l’intero disegno della macchina regionale. Autonomia, solidarietà ed identità territoriale, che possano favorire pluralismo, ed efficienza, come è sempre stato nella storia di questa estremamente periferica zona, oggi d’Italia, all’interno di un contesto europeo che richiede più spazio all’autonomia dei territori senza mai compromettere lo spirito solidaristico ispirandosi al modello statutario previsto per la Provincia autonoma di Trento e Bolzano in Trentino Alto Adige.
mb

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Quale la città più bella tra Udine e Trieste?