Andare avanti con il passo del gambero..c'erano una volta i bunker della guerra fredda e GLADIO

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L'organizzazione GLADIO fu voluta non tanto dalla NATO ma dagli americani per costituire un gruppo paramilitare, clandestino e incostituzionale, di migliaia di persone, prevalentemente civili, pronto ad intervenire in caso di invasione da parte dei comunisti jugoslavi od eventualmente sovietici. Come la storia ha insegnato non ci fu alcuna invasione, ma i rapporti tra pezzi di GLADIO e la strategia della tensione rimangono una delle pagine più nebulose della storia repubblicana italiana su cui probabilmente non ci sarà mai piena verità. Collisioni tra massoneria, servizi deviati, neofascisti, con l'obiettivo unico di non consentire l'avanzata del comunismo in Italia ed in Europa, perchè Stay Behind era presente ovunque non solo in Italia, ma quello che accadde in Italia non ebbe eguali nel resto d'Europa.    Attraversando il Carso, devastato dalle trincee, può capitare di imbattersi anche in  alcuni bunker della guerra fredda che dovevano essere utilizzati per cercare d

A Trieste non c'è "spazio" per una via alle 21 donne costituenti? Se si revocano viale D'Annunzio, via Timeus, Cadorna o Diaz...

Sul Piccolo si apprende di una bella iniziativa intrapresa in consiglio comunale, da un gruppo di consiglieri, con la quale,raccogliendo l'invito dell'ANCI, si vuole dedicare una via, uno spazio, alle 21 donne costituenti. E' stato ricordato che a Trieste su 1306 strade solo 39 sono dedicate a donne. Numeri sconcertanti e sconfortanti che ben rappresentano l'impostazione maschilista e sessista anche dell'odonomastica. La proposta dell'ANCI è di riconoscere il giusto merito pubblico alle uniche 21 due donne costituenti su un totale di 556 eletti. Queste furono Adele Bej, Nadia Gallico Spano, Nilde Jotti, Teresa Mattei, Angiola Minella, Rita Montagnana, Teresa Noce, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi,Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter Jervolino, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Guidi Cingolani, Maria Nicotra, Vittoria Titomanli, Angelina Merlin e Bianca Bianchi, Ottavia Penna Buscemi. La risposta è stata che al momento non c'è spazio e che la lista d'attesa è comunque lunga. Pur essendosi riconosciuto il valore di questa proposta. Una soluzione ci sarebbe. A Trieste, come in tante città, ci sono vie a dir poco inopportune, come quelle dedicate a personaggi come Cadorna, Diaz, Duca d'Aosta, Timeus, o D'Annunzio. Non c'è spazio? Semplice. Si può sempre intervenire revocando una intitolazione anacronistica, inopportuna, inappropriata, superata dalla storia e dalla condivisione di altri valori, ben più alti e importanti rispetto a quelli che si volevano imporre con alcune intitolazioni di vie, e dare il giusto riconoscimento alle 21 donne costituenti. E' solo una questione di volontà.

mb



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