Lo spirito di solidarietà del Friuli

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  Dopo la tempesta, potente, imprevista, sconvolgente, la classica quiete, che sa di beffa. Il sole, il silenzio, il rumore di chi spala fango, di chi si è attivato senza battere ciglio per aiutare. Subito. Solidarietà. Così è stato nei periodi delle grandi tragedie e drammi che hanno colpito questa piccola fetta di terra d'Europa. Che ha conosciuto due guerre mondiali, con il Friuli non spettatore, ma suo malgrado, attore. Così è stato con eventi diabolici, come la tragedia del Vajont, così come è stato con il terremoto del 1976. Una terra che non cerca di compiacersi, che non ha bisogno di sentirsi dire quanto siamo bravi o più fighi o meno fighi degli altri. Si va oltre, si va avanti, insieme. Il dolore delle vite sottratte cinicamente da questo mondo è e rimarrà vivo, ma la forza di rialzarsi in breve tempo, senza perdere tempo in giustificati lamenti, che questa terra continua a dimostrare, generazione dopo generazione, è più unica che rara. Il sole splende lì dove una frana h...

A Trieste non c'è "spazio" per una via alle 21 donne costituenti? Se si revocano viale D'Annunzio, via Timeus, Cadorna o Diaz...

Sul Piccolo si apprende di una bella iniziativa intrapresa in consiglio comunale, da un gruppo di consiglieri, con la quale,raccogliendo l'invito dell'ANCI, si vuole dedicare una via, uno spazio, alle 21 donne costituenti. E' stato ricordato che a Trieste su 1306 strade solo 39 sono dedicate a donne. Numeri sconcertanti e sconfortanti che ben rappresentano l'impostazione maschilista e sessista anche dell'odonomastica. La proposta dell'ANCI è di riconoscere il giusto merito pubblico alle uniche 21 due donne costituenti su un totale di 556 eletti. Queste furono Adele Bej, Nadia Gallico Spano, Nilde Jotti, Teresa Mattei, Angiola Minella, Rita Montagnana, Teresa Noce, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi,Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter Jervolino, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Guidi Cingolani, Maria Nicotra, Vittoria Titomanli, Angelina Merlin e Bianca Bianchi, Ottavia Penna Buscemi. La risposta è stata che al momento non c'è spazio e che la lista d'attesa è comunque lunga. Pur essendosi riconosciuto il valore di questa proposta. Una soluzione ci sarebbe. A Trieste, come in tante città, ci sono vie a dir poco inopportune, come quelle dedicate a personaggi come Cadorna, Diaz, Duca d'Aosta, Timeus, o D'Annunzio. Non c'è spazio? Semplice. Si può sempre intervenire revocando una intitolazione anacronistica, inopportuna, inappropriata, superata dalla storia e dalla condivisione di altri valori, ben più alti e importanti rispetto a quelli che si volevano imporre con alcune intitolazioni di vie, e dare il giusto riconoscimento alle 21 donne costituenti. E' solo una questione di volontà.

mb



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