La salvaguardia del verde sia la principale opera pubblica

Per ogni albero tagliato, uno nuovo deve essere piantato! Questo è il principio che fin dall'800 ispira la politica del rimboschimento in Svezia e ben due terzi del Paese sono coperti da foreste. Il FVG è una regione meravigliosa, però in sofferenza anche a causa delle problematiche dovute ad un clima sempre più caldo. Cambiamenti climatici o meno una certezza c’è, i nostri Comuni devono dare la priorità alla cura del verde. Sia questa la principale opera pubblica da sostenere. Mettere da parte altre opere, che al momento sono da considerarsi come secondarie e investire nel verde. A partire da Ronchi che da decenni se la passa male e dove sembra più di attraversare un cimitero di tronchi che un parco urbano in evidente sofferenza. Ronchi ha le potenzialità per divenire un giardino pubblico in stile inglese, ma ad oggi siamo solo nel mondo dei sogni. Servono interventi propositivi e non polemiche o strumentali. Ciò che è stato è stato, serve una visione e una volontà che sia final...

Continua l'asse Veneto-FVG. Proposta di legge per servizio militare e civile obbligatorio. "Obbedienza, identità, dovere e Patria" i valori da perseguire

L'asse Veneto-FVG continua. Anche se a dire il vero pare essere il FVG a seguire il Veneto che il Veneto ad inseguire il FVG, Veneto che si mangerà il FVG in un solo boccone come e quando lo deciderà se le cose continueranno così. E' solo questione di tempo.   Si propone un progetto di legge nazionale  che vorrebbe portare ad istituire, nuovamente, il servizio militare e civile obbligatorio.  

Le motivazioni? Nella relazione di accompagnamento si legge che " è di stringente attualità il rischio di un ulteriore drastico calo della presenza delle Forze armate sul nostro territorio regionale. Non è infatti sfuggita ad alcuno di noi, e nemmeno al Presidente Fedriga che ha risposto con un energico diniego, la proposta avanzata di recente dalla Ministro della Difesa Elisabetta Trenta di trasferire caserme e personale militare al Sud così da avvicinare i giovani militari, in prevalenza meridionali, ma di stanza al Nord, alle loro famiglie." Ovviamente non poteva mancare l'ossessione per i migranti. Ricordiamo che il FVG ha una incidenza rispetto alla popolazione residente dello 0,36%. Tanto è bastato per portare la regione alla militarizzazione. "Ricordiamoci, inoltre, che la nostra Regione è la porta di accesso di crescenti e incontrollati flussi migratori; si tratta, infatti, di una situazione di emergenza difficile da gestire senza l’apporto fondamentale dei nostri militari, che in prospettiva verranno impegnati sempre di più, in sinergia con le Forze dell’ordine, per garantire, come richiesto incessantemente dai nostri cittadini, quella sicurezza che comincia solo con l’adeguata difesa delle nostre frontiere – che non sono unicamente le pubbliche strade confinarie di accesso - e si completa con un capillare controllo del territorio." Il testo proposto si rifà a quello della Regione Veneto, unica sostanziale diversità è la durata del periodo di servizio, in FVG è proposto per 6 mesi anziché 8 mesi come in Veneto.  Ed il tutto a quasi 20anni dalla sacrosanta abolizione  o meglio sospensione della leva militare obbligatoria (legge 226/2004).
Quali i valori che a detta di costoro si acquisirebbero? "Obbedienza, condivisione, solidarietà, identità, dovere e Patria".

Verrebbero coinvolti tutti i cittadini di sesso maschile e femminile tra il diciottesimo e il ventottesimo anno di età  che in base al testo di legge avrebbero l'obbligo di svolgere il servizio civile o militare obbligatorio per sei mesi.

Invece di discutere e proporre l'innalzamento dell'obbligo scolastico, in un Paese come l'Italia fermo alla terza media, con pochi laureati, con tasso di abbandono scolastico sconcertante, meglio sei mesi di militare. Anche no.

Marco Barone

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