A proposito della provincia di Gorizia/Monfalcone o ....Isontina

  IN FVG si è registrata in materia di province una situazione bizzarra. Prima le aboliscono, poi nascono le UTI, poi gli EDR, poi si propone il ritorno a ciò che è stato abolito il tutto in una regione che deve fare i conti con un calo demografico devastante forse la migliore soluzione sarebbe quella di costituire la provincia autonoma di Trieste e di Udine, sul modello del Trentino Alto Adige/ Südtirol inglobando l'Isontino o nella provincia di Trieste o in quella di Udine? Intanto, giunge la proposta della costituzione della provincia di Gorizia/Monfalcone. Ogni volta che si tocca il nome di qualcosa, si scatena sempre un putiferio, il merito però di questa proposta, a prescindere dal nome, è quello di aver acceso l'attenzione sul fatto che vi è la necessità di unire un territorio diviso come non mai. Da un lato hai Monfalcone che va oltre i 30 mila abitanti, dall'altro Gorizia che scende sotto la soglia dei 34 mila abitanti. Da un lato hai Monfalcone centrica, in qu

FVG un 2017 tutto sotto il segno del più. Una regione dove va tutto bene?


Leggendo la sintesi dei dati relativi alla statistica dell'economia regionale del FVG emergono tanti segni positivi. Si legge che le previsioni per il FVG per il 2017 indicano una crescita del PIL dell'1,3%, trainata dalla spesa delle famiglie (+1,6%) e dagli investimenti fissi (+1,9%). Che  novembre 2017 l'indice dei prezzi è lievemente diminuito su base mensile (-0,1%) ma è cresciuto su base annua dello 0,9%.
Oppure che nel III trimestre 2017 è aumentato leggermente lo stock di imprese del FVG, il tasso di crescita annuo è pari a 0,11%.
Risulta essere positiva la stagione estiva turistica: +4,8% gli arrivi e +4,7% le presenze; nei primi 9 mesi dell'anno arrivi e presenze turistiche risultano in crescita del +5,2% del +4,7% rispetto all'anno precedente. Si evidenzia che  nel I semestre del 2017 i prestiti sono tornati a crescere: +2,9% annuo per le famiglie e +1,3% per le imprese.
Ma anche il III trimestre del 2017 registra un aumento del numero di occupati, pari a 510 mila unità, e una diminuzione pari al 7,1% dei disoccupati (tasso di disoccupazione pari al 6,6%).
 
Si sottolinea che  nel periodo gennaio - luglio 2017 i nuovi assunti in FVG sono aumentati del 23,4% rispetto allo stesso periodo del 2016. 
 
Nei primi 9 mesi dell’anno risultano costanti, in termini tendenziali, le nuove assunzioni a tempo determinato.  Nei primi 10 mesi del 2017 la cassa integrazione risulta in contrazione tendenziale del 66,2% con consistenti diminuzioni nei rami Industria e artigianato. Invece ammonta a 5,8 miliardi il valore dell'export del FVG nei primi 9 mesi del 2017: +4,1% rispetto allo stesso periodo 2016. Forte aumento delle importazioni (+15,5%); saldo commerciale in attivo per 4,7 miliardi di euro.
 
Anche lo scalo di Ronchi è sotto il segno del più. Nei primi 11 mesi del 2017 l'aumento dei passeggeri in transito per il Trieste Airport è stato dell'8,4%, quello dei voli del 4,0%.

Il mercato dell’automobile prosegue con la ripresa segnando una crescita delle immatricolazioni del 9,7% a novembre. La media mensile di immatricolazioni negli ultimi 12 mesi ha superato la soglia di 3.000 vetture al mese per la prima volta dal 2010. Il mercato immobiliare in FVG registra nel II trimestre 2017 una crescita sia delle transazioni (+5,5%) che dei mutui stipulati (+0,5%) rispetto allo stesso trimestre, anche se in rallentamento rispetto ai trimestri precedenti.
 
Insomma tutto in crescita, tutto positivo, tutto sotto il segno del più. Ma è realmente così? Certo, questi dati analizzano solo alcuni aspetti dell'economia e della situazione regionale.   
Ma a vedere quello che succede nella realtà di tutti i giorni, oltre i numeri e la statistica, qualche perplessità emergerebbe, diciamo così.

Marco Barone

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