La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Fake news la parola del 2017, strumento eccellente per la censura ?


Una volta si diceva che eri un bugiardo, una persona falsa, oggi sarai semplicemente un fake. Parola efficace, moderna, e dalle potenzialità devastanti. Il 2017 è stato sotto il segno delle Fake News, in base al noto dizionario internazionale Collins, tale  termine ha avuto, nelle ricerche online, un incremento del 365% sul 2016. Mica male. Perchè vi è stata una campagna mediatica studiata ad hoc.
D'altronde ci sarà un motivo se quando ti colleghi con Mozilla Firefox, ad Internet, appare il seguente avviso:

"Le grandi aziende vogliono limitare l’accesso all’informazione. Le fake news e la cosiddetta “bolla dei filtri” impediscono alle persone di accedere a un’informazione corretta. I bulli digitali stanno mettendo a tacere la voce di chi la pensa diversamente. Il nostro desiderio di esplorare è ostacolato da minacce alla sicurezza e alla privacy. È giunto il momento di unirsi a Mozilla e fare la nostra parte in qualità di cittadini digitali consapevoli."

Qualcosa di vero e di profondo c'è. E' evidente che le Fake News son diventate lo strumento eccellente per reprimere la libertà di pensiero e d'informazione nella rete che in questo caso rischia di essere sintomo più che di libertà di rete nel senso di limitazione della libertà personale. Spetta al singolo individuo riuscire a capire quanto una notizia possa essere attendibile o meno in una società dove l'obiettività non esiste più, pensiamo alla grande stampa americana che ha smesso di essere "indipendente" nel momento in cui si è schierata contro Trump sostenendo la Clinton, come se lei fosse più presentabile per alcuni aspetti di Trump.
Insomma, nessuna banalizzazione, nessun semplicismo. Certo, oggi vi è la fretta di dare la notizia, si scrivono spesso articoli non con le mani ma con i piedi, da orrori grammaticali planetari a notizie false, in una società dove lo sputtanamento dell'individuo è facilissimo da perseguire, il riparo allo sputtanamento non sarà altrettanto facilissimo da conseguire. Ma non è colpa del singolo e neanche di chi è costretto ad arrampicarsi con le unghie rifatte sugli specchi frantumati pur di sopravvivere.  Le menzogne son sempre esistite e continueranno ad esistere, stiamo attenti alla trappola delle Fake News che può spalancare le porte della censura preventiva, e sicuramente, anche, di un certo business, perchè tutto in questo mondo è business dal concepimento della vita alla morte ed a dirla tutta forse anche oltre la morte.

Marco Barone

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