Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

Artisti di strada: giunge l'estate ed il Comune di Trieste inasprisce le misure;arriva la confisca



Con provvedimento del 12 maggio il Comune di Trieste "rilevato che l’attuale regolamento comunale che disciplina le arti ed i mestieri artistici di  strada prevede all'art. 7 una sanzione amministrativa da € 50 a € 300 per la violazione delle  disposizioni dello stesso;  dato atto che recentemente si è verificata una recrudescenza del fenomeno dell'attività  abusiva di esibizioni di artisti di strada che, in spregio a qualsivoglia regolamentazione di detta  attività, insistono ad esibirsi con attività rumorose, pregiudizievoli della tranquillità dei residenti e  della normale circolazione pedonale, ostruendo il libero accesso agli esercizi commerciali ed agli  immobili pubblici e privati;  rilevato altresì che tale fenomeno deve essere urgentemente contenuto in vista dell'avvio della stagione estiva che vede la città di Trieste meta di numerosi turisti attratti, in particolare, dalla possibilità di visitare i palazzi storici e le mostre culturali organizzate sul territorio comunale; ritenuto che, a tutela dei primari interessi pubblici sui quali si regge l’ordinata e civile convivenza, tali comportamenti abusivi alterano le condizioni di vivibilità e legalità civile, turbando il  libero utilizzo degli spazi pubblici e creando pregiudizio del decoro e della vivibilita' urbana con decorrenza immediata e fino al 30 settembre 2017, che in caso di esercizio abusivo del mestiere di artista di strada con l'utilizzo di strumenti o attrezzature rumorose, oltre all'applicazione della sanzione prevista dall'art. 7 del Regolamento che disciplina le arti ed i mestieri  artistici di strada nel territorio del Comune di Trieste, sia applicata la sanzione accessoria della confisca amministrativa ai sensi dell’articolo 20 della L. n° 689 del 24.11.1981 delle attrezzature o degli altri strumenti utilizzati per tale attività, previo sequestro cautelare ai sensi dell’articolo 13 della citata Legge al fine di evitare la reiterazione dell'attività vietata."
Insomma, un nuovo pezzo a sostegno del puzzle repressivo dell'ordine, del decoro e soprattutto dell'immagine della Trieste turistica...
 
Marco Barone 

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