C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

A Trieste si discuterà dai droni per i vigili urbani per sorvegliare i confini e non solo, alle "ronde" civiche




Il prossimo consiglio comunale di Trieste ( 8 maggio) discuterà tra le varie cose due mozioni che ben lasciano intendere la sussistenza del quadro securitario in cui più di qualcuno vorrebbe rinchiudere questa città. Per esempio con la mozione che vuole l'introduzione dei droni per i vigili urbani. 
Stante " l'evoluzione dei tempi" (meglio involuzione) e tenuto conto delle "dinamiche destabilizzanti attinenti ai reati comuni commessi a Trieste, alle allarmanti condizioni di inquinamento ambientale, nonché alla sorveglianza dei confini a ridosso del nostro territorio" si vogliono impegnare circa 1000 euro a drone, per dotare la polizia municipale di questo inquietante strumento di controllo.
Una seconda mozione vuole l'introduzione a Trieste di quelle che comunemente sono state definite come "ronde" civiche, ovvero volontari per la sicurezza, legittimati sia dalla legislazione nazionale che regionale e lo scopo sarebbe quello di dare una risposta ai presunti timori dei cittadini e commercianti, visto il fantomatico rischio criminale sussistente a Trieste.  

Trieste è una delle località più tranquille d'Italia, più sicure d'Italia, ma a quanto pare qualcuno, ossessionato dalla parole sicurezza ed ordine, vorrebbe trasformare questa città in uno dei luoghi più blindati, come quelle città fine che ospitano gli Outlet. Ecco, forse è a questo che si punta, controllo pressante, politica del decoro, per reprimere ogni spazio di vitalità, ogni scritta sui muri che denota ribellione o senso di vita, per mutare Trieste in un luogo amorfo, una città finta. Chissà i vicini sloveni come la prenderanno per l'utilizzo dei droni utilizzati per pattugliare il confine contro i migranti. Però, a pensarci bene, visto come lo Stato sloveno si è chiuso con i suoi ridicoli reticolati, qualche perplessità sorge.
Marco Barone 

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