L'Egitto continua a non essere dichiarato Paese insicuro ma Giulio non è finito nell'oblio

 Nel sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, nella scheda dedicata all'Egitto si continua a leggere che   " Dal 2011 l’Egitto è stato attraversato da profondi rivolgimenti politico-sociali ed il contesto politico-regionale relativo alla questione palestinese può avere riflessi sulla stabilità sociale e movimenti di protesta. I connazionali che si recano nel Paese per motivi professionali, di studio o turistici, devono essere pienamente consapevoli di tale contesto generale, così come dei rischi di detenzione o di altre misure coercitive connesse alla partecipazione ad attività politiche o anche soltanto a discussioni potenzialmente ricollegabili al contesto politico interno, come dimostra l’omicidio di Giulio Regeni. Come noto, nel 2016, è stato rinvenuto, vicino al Cairo, il corpo del giovane ricercatore italiano, torturato e barbaramente ucciso". I rapporti commerciali tra Italia ed Egitto continuano ad essere consolidati, si stipulano anche accordi...

Il caso delle scritte di Ronchi cancellate quelle in sloveno e friulano,interviene il gruppo europeo EFA








Ha fatto il giro della rete, l'ennesimo caso che si registra in Friuli Venezia Giulia, per mano di qualche italianissimo che continua a manifestare odio ed intolleranza nei confronti di tutto ciò che non è rigorosamente italiano, come lingua, come lo sloveno ed il friulano. D'altronde se il FVG ha la sua specialità è proprio grazie alle minoranze linguistiche e si deve constatare che le leggi in questioni di tutela non sempre vengono applicate in modo rigoroso, il caso di Trieste, ad esempio docet, dove ancora oggi una scritta Trst non solo in città praticamente non esiste, anche se dovrebbe esistere, ma viene letta in maniera provocatoria quando proposta. Paure e forme di debolezza di un nazionalismo che non avrebbe più alcuna ragione di esistere. Piccoli e diffusi segnali di indigestione verso i diritti delle minoranza si son registrati più volte. Recentemente è accaduto nei pressi di Ronchi. Di mira è stato preso un cartello stradale, che indica la provincia di Gorizia,( oramai ex stante l'abrogazione) e le scritte riportate in sloveno e friulano sono state volutamente e con dolo cancellate. E' intervenuto, su tale caso, il gruppo europeo EFA, che è presente anche nel Parlamento europeo, che comprende rappresentanti di Scozia, Catalogna, Galles e Lettonia. Ha come scopo quello di promuovere la causa delle nazioni senza Stato europee, di tutelare le regioni e le minoranze svantaggiate. E giustamente in sostanza si domandano, ma come è possibile che questi,( disgraziati aggiungo io), che colpiscono i diritti delle minoranza, non vengono mai puniti? Rilevando che in Italia atti di vandalismo contro la segnaletica bilingue e multilingue sono un fenomeno molto comune. 

Marco Barone

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