A Lussino, salvate diverse tombe di cittadini italiani dall'oblio, ma c'è ancora molto da fare per il riconoscimento dei diritti della minoranza italiana

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Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto  attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni  ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il  r...

Salta a Gorizia il corteo destro di Forza nuova e company

Dovevano manifestare con un tricolore di almeno 50 metri, fare un corteo che doveva attraversare buona parte di Gorizia, partendo dalla delicata zona di confine quale la Casa Rossa. Provocazioni su provocazioni sulla pagina di quell'evento, magari per attirare l'attenzione, chissà. Ignorato per diversi giorni, posto in dubbio anche dalla stampa, poi si mobilita l'antifascismo. Organizza un contro presidio, con volantinaggio in Piazza del Municipio a Gorizia ed arriva la notizia che la Questura di Gorizia ha dato enormi restrizioni al corteo di Forza Nuova, Rsi.
I motivi di quel corteo erano la richiesta del ripristino dei confini, emulando il reazionario muro Ungherese, l'uscita dell'Italia dall'Europa, blocco dei flussi migratori e le solite robe tipiche di quell'area politica.   
Certo, vietarlo in toto sarebbe stata cosa buona e giusta e pienamente rispettosa, in via rigorosa,  della nostra Costituzione, ma le restrizioni come imposte che hanno de facto bloccato il corteo e trasformato lo stesso in presidio statico, hanno depotenziato quella iniziativa destra ed indegna per Gorizia. 
Anche se a dire il vero sorgono dubbi sulla reale intenzione dei proponenti di quella roba nera e destra che doveva camminare per Gorizia. 
Il presidio, in relazione alle prescrizioni, doveva svolgersi in piazza S. Antonio, luogo centrale di Gorizia, e certamente più centrale rispetto alla manifestazione che queste realtà hanno svolto nel mese di settembre 2014, sempre a Gorizia, sempre contro i migranti. E cosa faranno costoro? Il 31 ottobre al “Best Western Gorizia Palace Hotel”, sito in Corso Italia 63, una Conferenza sul tema “Gorizia, l’Italia, l’Europa”, (organizzata dall’Associazione “Unione per la Nazione”) con la presenza di numerosi esponenti politici locali, nazionali ed europei. Cosa si legge nel loro comunicato facebook? Che “ Sarà presente il segretario nazionale di Fiamma Nazionale, Stefano Salmè, il segretario generale del partito europeo AEMN (Alleanza Europea Movimenti Nazionali), Valerio Cignetti, il leader del Partito Nazionale Sloveno, Zmago Jelincic e il segretario del Movimento Popolare degli Italiani di Gorizia, Franco Bertin. La conferenza avrà come oggetto la drammatica situazione che tutte le nazioni dell’est e poi Gorizia ed il Friuli Venezia Giulia, stanno affrontando rispetto alle migrazioni bibliche della cosiddetta rotta balcanica. L’emergere in tutta Europa delle forze nazionaliste e patriottiche, dall’Austria alla Polonia, è il segno della risposta istintiva dei popoli europei di fronte ad un vero e proprio genocidio culturale, pianificato dalle èlite europee con l’ausilio di alcuni governi nazionali , in particolare quello italiano targato Renzi-Alfano-Boldrini. Il segretario nazionale di Fiamma Nazionale Stefano Salmè arriverà alle ore 15.40 in Stazione Centrale e si recherà a piedi al Parco della Rimembranza dove, in forma privata, deporrà una corona di fiori al Monumento ai Caduti. Da lì poi si recherà alla conferenza in oggetto”.


Un passo indietro enorme, che prova, come già era noto, la grande ed immensa forza di queste realtà nel goriziano. E di ciò se ne terrà certamente conto per la prossima volta che decideranno di scendere in piazza, o meglio che comunicheranno la loro intenzione di scendere in piazza per portare i loro democraticissimi contenuti, altamente rispettosi dei diritti umani, della nostra Costituzione, della Carta Europea dei diritti dell'Uomo. Invece, nel mentre di tale epico momento di grande commozione, quando il segretario della Fiamma si recherà a piedi, sceso dal treno, al Parco, dove deporrà una corona di fiori, e dicono essere momento privato, quando in realtà è momento pubblico perché comunicato pubblicamente, ci sarà l'Osservatorio regionale antifascista del FVG, con un presidio in piazza del Municipio a Gorizia dalle ore 15.30, per l'antifascismo e l'antirazzismo che esiste e resiste, nonostante tutto ed il tutto.
Marco Barone 

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