Ancora una volta colpito il cippo di Peteano da mano ignota fascista? Atto da condannare nell'attesa della posa di una nuova targa che ne ricordi la matrice fascista

Immagine
Per la seconda volta e nel mese di luglio, una o più mani ignote, hanno imbrattato con della vernice il cippo di Peteano dedicato a  Franco DONGIOVANNI, Carabiniere, Antonio FERRARO, Brigadiere C.C., Donato POVEROMO, Carabiniere Scelto.  Vittime del terrorismo neofascista con la complicità di un sistema corrotto che ha prodotto depistaggi e insabbiamenti per lungo corso. Le domande che sorgono sono varie, perchè si colpisce sempre nello stesso periodo? Sarà qualche vacanziero di passaggio o di ritorno in queste terre nel mese di luglio? C'è qualche messaggio politico? Sicuramente non lo si colpisce per diletto o perchè non si ha nulla da fare. E la matrice è  politica e l'origine potrebbe essere fascista? Probabilmente sì, perchè tanto il contesto politico europeo e globale che il senso di quell'imbrattamento potrebbero indurre a far pensare ciò. Si è imbrattata la memoria di vittime di un attentato fascista. Ci è voluto del tempo, tanto, per ripulirlo dopo il primo imbr...

La migliore vita è di qua o di là? Ha ragione Grassi o Fioroni?


Durante la seduta del 7 luglio 2015 nel corso dell'attività della Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro, Gero Grassi, del Pd, comunica di aver appreso solo in tal momento della scomparsa di Tindari Baglione, affermando categoricamente che è passato a peggior vita. Probabilmente stizzito, il Presidente della Commissione, quale Fioroni, dirà: Può darsi anche a miglior vita.
No, replicherà Gero Grassi, “io dico a peggiore, presidente. Non rientro nella categoria degli ipocriti. La miglior vita è quella di qua. Quella di lì aspettiamo quando arriva, ma la miglior vita è quella di qua”.
E come dargli torto? La vita è una, è questa, quella che ora si vive, punto. Ma dall'alto della sua presidenza, Fioroni: “Poiché lei non parla ex cathedra, questo sarà opinabile”. E Gero Grassi concluderà: “Certo, non c’è dubbio. Sono opinioni diverse. Io la miglior vita la voglio vivere qua. Di là, quando ci andiamo, poi ne ragioniamo”. 
Certo, ne ragioniamo, la prossima vita magari. E per fortuna che i lavori della Commissione poi hanno ripreso il loro ordinario corso.

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

L'italiano esodato... da Cherso