Dove c'erano in casoni del popolo oggi c'è il nulla

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  Dalle parti di Staranzano un tempo esistevano dei casoni, Casoni Quarantia, ne avevo scritto già in passato , oggi praticamente il nulla. Una vicenda durata decenni dove si è passati alla situazione di oggi, dove si possono intravedere ancora degli scheletri di qualche casone demolito, qualche barca abbandonata, qualche pontile e scalinata conquistata dalla vegetazione e il silenzio, dominante. Questa è stata forse una delle poche situazioni dove la causa ambientalista ha prevalso. Anche se degli interrogativi restano e si capirà nel tempo quale sia stato il vero scopo di tutto ciò, se restituire l'area alla natura, se sottrarla all'utilizzo di chi aveva i casoni per i posti barca, o chissà ancora. Area che era curata dai casoneri e che con il giusto supporto avrebbero potuto migliorare anche l'estetica e rendere maggiormente compatibile con la natura le architetture liquidate come abusive. Una vicenda che ha diviso il territorio, e che rimarrà oramai nei ricordi di ciò c...

Curiosità: la prima volta in cui viene citata Gorizia negli atti del Regno d'Italia e della Stampa


X Legislatura del Regno d'Italia, 13 giugno 1867. Prenderà la parola Pier Luigi Bembo Salomon, podestà di Venezia sino al 1866,Socio della Società geografica italiana e possidente, che verrà nominato senatore del Regno il 15 novembre 1874, in merito alla strada Rodolfo: “Nel mese di agosto si apre la strada del Brenner. Ma avverto una circostanza. L'Austria presentemente spinge i lavori nella strada così detta Rodolfo, la quale da Villaco va a Sleyer e Linz, e quivi si congiunge alla rete germanica. Perché poi Trieste possa congiungersi alla strada Rodolfo, non manca che il tratto da Gorizia a Villaco ; e una volta che sia finito questo tratto, per cui essa si adopera con tutta alacrità, Trieste lotterà con Venezia, entrerà nel raggio, nella sfera d'azione che avrebbe il nostro commercio nella Germania” Una delle prime volte, invece, in cui viene citata Gorizia, nella Gazzetta Piemontese sarà il 30 giugno 1867. Si parlerà, ovviamente, della lotta contro l'Austria, anche goliardica, a colpi di bande musicali, canti e scazzottate nelle osterie, tra i sostenitori dell'Impero Austro Ungarico ed il Regno d'Italia.


Marco Barone

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