Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Sguardi da Vienna



Se ti rechi nella Imperiale Vienna, dopo aver girovagato per il diamante del Danubio, Budapest, e la regina della Senna, Parigi, non vivrai alcun senso di meraviglia, perché ti sembrerà una religiosa emulazione di Parigi e Budapest. Vienna comunque è una città fortemente europea, dai costi inaccessibili per il ceto medio italiano e non solo italiano, con un vivo underground, che cerca di farsi con forza spazio tra i diversi grattacieli che riflettono i colori di una città che lotta tra la meticolosa conservazione del suo glorioso passato, ed il suo divenire centro vitale della nuova borghesia e del ricco capitalismo che deve incidere anche negli spazi, nei luoghi, per essere riconoscibile, per sancire la benedizione della omologazione nel nome del suo artificiale ordine supremo. Verde primeggiante, pulizia meticolosa, quasi maniacale, viennesi ospitali e disponibili, tante contraddizioni sociali, tipiche di questa epoca disastrosa, ai piedi di una delle principali chiese della città sulla cui facciata regna un mega cartello pubblicitario della coca cola, vedrai la notte ed alle prime luci del giorno la povertà essere visibile, chi dormire sul cartone, chi sul prato, e poi il tutto lasciar spazio ad una semplice sedia a sdraio, sole e solitudine. Scena tipica di una tipica città metropolitana.  Città ove esiste una viva e visibile forma di ribellione, di opposizione all'esistente, senso di comunità e vitalità. Insomma Vienna è per alcuni aspetti una cartolina vivente, alla ricerca dell'estrema perfezione, dall'altro lato è una città viva,vitale, globale. Qui, ora, alcuni sguardi da Vienna.

































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