Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

Il popolo della scuola, da ‪Trieste‬ a Palermo, a Roma, sfiducia il Governo e difende la scuola pubblica


"Il Governo, questo Governo, che ha già massacrato i diritti dei lavoratori con il Jobs Act, minato la giustizia, con il sistema della responsabilità civile dei magistrati che compromette l'autonomia e l'indipendenza della magistratura, e nello stesso tempo incrementa il contenzioso, che ottempera neanche in via tanta mascherata i voleri della Troika, cosa da non dimenticare, rischia,concretamente, di cadere il 25 giugno sulla scuola. D'altronde quale miglior lezione di democrazia se non quella conferita dalla scuola e per la scuola? In rete, sui profili facebook dei senatori, siano essi di destra, che sinistra, vi sono una marea di appelli, votate contro il ddl scuola,s e non voterete contro sarete complici e questo non lo dimenticheremo, mai. 
Ma anche sul profilo facebook del Pd, centinaia e centinaia di commenti di condanna e la cosa interessante è che la maggior parte arrivano da chi dice aver votato Pd evidenziando che non lo farà più. 
Questa sinistra è causa del suo stesso male, ogni lamentazione sarà figlia di de-responsabilizzazione e non sarà certamente colpa di chi lotta o respinge politiche decisioniste, autoritarie, in materia di scuola, una sua caduta ed una eventuale ribalta della destra, ma sarà responsabilità unicamente di chi governa questo Paese, e per come lo governa, di chi governa questo Pd e delle scelte politiche che adotta. Buon senso vorrebbe il ritiro del ddl scuola e stabilizzazione dei precari subito. Una cosa è certa. A furia di tirare la corda, ed ora è tesissima, questa si spezza e si spezzerà".
Il resto dell'intervento lo si può leggere su Orizzonte Scuola 

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