Per il 7 maggio le scuole italiane avevano già programmato la loro ordinaria attività, ma questa verrà sconvolta a causa di una nota a cura dell'Invalsi, che qualche USR ha trasmesso, e che i Dirigenti Scolastici hanno utilizzato per riorganizzare l'attività per il citato giorno. Tante le gite scolastiche annullate o rinviate, ad esempio, ed è immaginabile che dei danni economici in tal senso possibili non sono da escludere. Il MIUR ha ricevuto, come è noto, dall'Invalsi, l'informativa dell'annullamento delle prove previste per il cinque maggio, solo per conoscenza, certo è vero che l'Invalsi è deputato ad organizzare le prove a definirne la calendarizzazione ma qui si è andati oltre ogni buon senso e rispetto anche delle prerogative sindacali di chi ha proclamato sciopero il cinque maggio, rispetto che è venuto meno anche nei confronti dei lavoratori che aderiscono a tale importante giornata di mobilitazione collettiva e condivisa. I Cobas hanno inviato diffida non solo all'Invalsi, ma anche al MIUR chiedendo il ripristino di uno stato di diritto e di normalità nella scuola pubblica italiana, il rispetto delle attività come programmate per il 7 maggio( con l'annullamento delle prove Invalsi previste per il 7 maggio), senza dimenticare che il MIUR avrebbe obbligo di vigilanza sull'operato dell'Invalsi, ma si è chiesto anche l'intervento della Commissione di Garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali poiché questa, ha tra i propri compiti, anche quello di rilevare i comportamenti delle amministrazioni o imprese che erogano i servizi pubblici essenziali in evidente violazione della presente legge o delle procedure previste da accordi o contratti collettivi o comportamenti illegittimi che comunque possano determinare l insorgenza o l´aggravamento di conflitti. A questa diffida si aggiungono anche quelle che sono partite contro i dirigenti scolastici delle scuole italiane. Quello che si auspica è che il MIUR possa intervenire, anche perché non è la prima volta che nella giornata delle prove invalsi si realizza uno sciopero,e soprattutto perché, in qualità di datore di lavoro, possa tutelare i propri dipendenti e riassumere l'effettivo controllo e la gestione della scuola pubblica italiana, che in quelle giornate viene sistematicamente sospesa da parte del MIUR, poiché è l'Invalsi, che sarebbe poi ente di ricerca esterno ed autonomo, a determinare cosa si deve fare nelle classi interessate da quelle prove, come si deve lavorare, ed in quale classe operare, i dirigenti scolastici altro non faranno che recepire le indicazioni di tale istituto. Ma si auspica che anche la Commissione di Garanzia possa far sentire la propria voce affinché il diritto di sciopero costituzionalmente garantito possa essere effettivo e non neutralizzato da una semplice ed incredibile nota.
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