C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Il 23 maggio a Gorizia non esiste solo Casapound o E'Storia ma anche manifestazione antifascista


Da settimane a Gorizia si dibatte se il corteo di Casapound, noti come fascisti del terzo millennio, possa o non possa essere compatibile con la presenza di Saviano in città. Saviano, come è noto, alle 17.30 del 23 maggio sarà ospite presso la tenda Erodoto per ricevere un premio. Ma come è altrettanto noto, lui si è formato come scrittore guardando “alla cultura tradizionale e conservatrice, di Ernst Jünger, Ezra Pound, Louis Ferdinand Celine, Carl Schmitt” come dallo stesso ammesso in una discussa intervista di qualche anno addietro, e dunque, siamo certi che esista una sorta di, diciamo, incompatibilità con Casapound, che si chiama così proprio perché si ispira alla dottrina di Pound? 
Comunque sia, non è questo il punto della questione.   
L'Osservatorio regionale antifascista del FVG dal 28 aprile 2015 ha organizzato una manifestazione dai contenuti chiari. Manifestazione che per la sua preparazione ha visto ad oggi oltre cinque mila volantini distribuiti in pochi giorni, due appelli che hanno ricevuto decine e decine di adesioni di diverse realtà, dal sindacalismo di base, ad alcuni partiti della sinistra, ai movimenti antifascisti, a diversi centri sociali, a realtà anarchiche, ed ovviamente anche centinaia di soggettività sostengono e parteciperanno attivamente all'evento promosso dall'Osservatorio regionale antifascista del FVG di cui faccio parte. 
Su Facebook è stato organizzato anche uno specifico evento dal titolo "Manifestazione antifascista e antimilitarista a Gorizia #23maggio" che ad oggi vede circa 450 adesioni certe, ma destinate a crescere.  Manifestazione che prevede un  corteo che partirà dalla Stazione ferroviaria, con ritrovo intorno alle ore 15.00, per giungere  poi a Piazza della Vittoria, che avrà come tema portante l'antifascismo, l'antimilitarismo, per la pace tra i popoli. 
Una manifestazione che prevede anche il coinvolgimento di soggettività e realtà slovene ed austriache, che si ritrovano nei valori della nostra manifestazione del 23 maggio, che ovviamente nasce come chiara, determinata contrapposizione a quella di Casapound, ed al suo motto, in stile da ventennio, quale risorgi, combatti e vinci, oltre che contro le celebrazioni che continuano ad esaltare quella maledetta macelleria umana che è stata la grande guerra. Insomma a Gorizia il 23 maggio non ci sarà solo Casapound, o Saviano, ma centinaia e centinaia di antimilitaristi/e, antifascisti/e che faranno sentire, in modo determinato, plurale, ma pacifico, la loro voce, contro i fascismi di ieri e di oggi, contro le esaltazioni della grande guerra di ieri e di oggi. 


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