La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Perché l'Italia può non essere una democrazia? Lo spiega la Camera ai bambini

Vi è un sito molto interessante, Parlamento dei bambini, ove alla voce democrazia si legge: “Si chiama così un sistema politico dove il popolo di un Paese, andando a votare liberamente, sceglie le persone che governeranno in suo nome. L'Italia è una democrazia, o meglio una Repubblica democratica. La parola democrazia viene dal greco, e significa proprio "governo del popolo". Questa spiegazione è stata inserita dalla Camera dei Deputati nel 2009. Ora, se da un lato è vero che in Italia si vota liberamente, salvo ovviamente le solite zozzerie che sussistono in materia di clientelismo, è altrettanto vero che le persone non scelgono direttamente coloro che governeranno in loro nome, poiché tale scelta spetta al Presidente della Repubblica, dopo le note consultazioni. 
Certo, il fatto che in questo Paese non si elegga direttamente il Governo, ciò ha una sua motivazione, e la motivazione è la storia, è il fascismo. Ed il fatto che in Italia non sia il Parlamento a governare il Paese ma  de facto il Governo, è fatto notorio, per come funziona, ahimè, il nostro sistema. La via di intermezzo svolta dal Parlamento doveva, nel ragionamento iniziale, essere funzionale ad evitare il rischio dell'uomo solo al comando. Ma, come gli ultimi anni hanno insegnato, quel sistema di garanzia è stato semplicemente raggirato. Se da un lato è vero che democrazia significa governo del popolo, è altrettanto vero che in Italia un governo del popolo non lo si vede da diversi anni, vi è solo un surrogato della democrazia. Però, ritornando alla spiegazione letterale  come inserita dalla Camera, è fatta a dir poco male, oppure semplicemente riconosce indirettamente che in Italia la democrazia non sussiste. Perché se un bambino della scuola elementare, dopo aver letto questa spiegazione, chiede alla maestra, ma in Italia scegliamo noi il Governo? e la maestra risponde no, perché così è, cosa mai potrà dedurre? Che, viste le spiegazioni come fornite sul sito citato, questa Italia non è democratica.
Logico, no?
Ma ai bambini ci sarebbero tante altre cose da spiegare sulla nostra pseudo-democrazia ma anche sul perché in Italia non si elegge direttamente il Governo. Quella spiegazione rischia di legittimare quel processo che vuole l'elezione diretta del Governo, e visto il passato, mai defunto, di questo Paese, ciò è assolutamente da evitare. Insomma sarebbe necessaria una spiegazione diversa sulla democrazia, magari contestualizzandola alla storia dell'Italia.

Marco Barone

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