Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Il Comune di Ronchi approva la Carta dei Servizi del Sistema Bibliotecario ecco i diritti e doveri degli utenti

Si parte con il principio della eguaglianza “Il Sistema Bibliotecario si ispira al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti, senza distinzione di eta, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua, condizione sociale o opinioni politiche” per finire con le norme di comportamento del pubblico. Il Comune di Ronchi delibera l'approvazione della carta dei Servizi del Sistema bibliotecario in provincia di Gorizia,una carta per diversi aspetti importante, specialmente per una realtà come quella di Ronchi che vede la propria biblioteca essere tra le più frequentate nell'intero Friuli Venezia Giulia. Tra i vari elementi contenuti si evidenzia il fatto che “gli orari di apertura devono essere ampi ed adeguati alle esigenze della comunità servita” oppure che le “biblioteche aderenti al Sistema si impegnano inoltre all'eliminazione delle barriere architettoniche che ostacolino l’erogazione dei servizi”. E' importante il diritto di scelta, che comunque deve fare i conti, appunto,con le risorse finanziarie, non sempre in via generale adeguate, un diritto che per come normato deve garantire tutte le forme di documentazione disponibili su qualunque supporto che riflettano gli orientamenti attuali e l’evoluzione della società, valorizzando il patrimonio locale, lo sviluppo culturale, il confronto fra tradizioni culturali diverse ed il diritto allo studio. Così come significativo è certamente il passaggio che vuole le biblioteche come “ punti di riferimento per la conservazione e la valorizzazione della memoria storica e delle risorse culturali, materiali e immateriali, del territorio”. Dunque emerge, in via teorica,una grande attenzione alla storia ed al patrimonio culturale locale. Verrà incentivata la promozione della lettura e della frequentazione delle biblioteche, aderendo anche a progetti promossi da altre realtà su scala regionale/nazionale. Viene previsto, in caso di reclamo da parte dell'utente, dopo le dovute verifiche, entro 30 giorni un indennizzo a scelta, secondo disponibilità, tra un buono valido per la navigazione di 3 ore in Internet, da utilizzare presso le biblioteche che effettuano il servizio, un buono valido per 30 fotocopie, una pubblicazione su tematiche di storia locale. Nello stesso tempo si evidenzia che le Biblioteche del Sistema effettuano periodicamente indagini presso la propria utenza per acquisirne il giudizio sulla quantità e qualità dei servizi erogati. Ci si interroga se tale giudizio avrà riflessi sull'operato del personale e sulla loro posizione lavorativa, personale che chiaramente non dovrà essere né penalizzato né, a parer mio, essere soggetto a valutazioni dirette od indirette da parte dell'utenza, anche perché oggi giorno, in via generale, con i tagli pesanti che le biblioteche hanno dovuto subire spesso si sono registrati carichi di lavoro aggiuntivi, contratti precari non rinnovati e certamente non si può pretendere di garantire servizi aggiuntivi o migliorativi o la piena funzionalità delle biblioteche se non si investe nel personale chiamato, ogni giorno,a governare e gestire il patrimonio culturale della propria città. Quella che ora brevemente si commenta è una carta che prevede diversi obblighi per il personale come quello di garantire il libero accesso sia ai documenti conservati nelle sezioni a scaffale aperto, sia alle informazioni ed ai servizi disponibili in biblioteca o accessibili in rete, o assistere l’utente nei bisogni informativi con cortesia, correttezza, disponibilità, riservatezza, imparzialità e senza discriminazione alcuna oppure  qualificarsi ed esporre il cartellino identificativo personale durante il servizio al pubblico. Ma prevede anche norme di comportamento per il pubblico, come il dovere di assumere atteggiamenti consoni all'ambiente, o sostituire i beni danneggiati con altri identici o versando all'Amministrazione proprietaria il valore del bene danneggiato nella misura determinata dalla stessa, oltre a eventuali altri rimborsi spese previsti dalle Singole Amministrazioni. Si rileva anche che “chiunque arrechi disturbo e danneggi i materiali della singola Biblioteca può essere allontanato dai locali e dai servizi dal personale e, in base alla gravità del danno, escluso temporaneamente o definitivamente dai servizi di biblioteca, previa comunicazione scritta”. L’utente, invece,che riceve a prestito un’opera ne controlla l’integrità e lo stato di conservazione e può fare immediatamente presente al personale le mancanze ed i guasti riscontrati. Gli utenti devono essere cortesi, corretti e collaborativi con il personale delle Biblioteche e con gli altri utenti, devono rispettare gli orari di apertura al pubblico, le scadenze di restituzione dei materiali e provvedere al pagamento dei rimborsi e delle sanzioni stabiliti dai regolamenti.


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