Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

Come Carso 2014 si papizza, tra manifesti spariti e loghi dell'Arcidiocesi di #Gorizia

Carso 2014, come si legge nel loro sito, “nasce dalla volontà della Provincia di Gorizia di riscoprire il Carso come luogo in cui si fondono elementi unici del paesaggio e della memoria storica legata ai siti che furono teatro della prima guerra mondiale e intende promuovere la sistemazione organica dei luoghi al fine di ricomprenderli in un percorso tematico che sappia valorizzare la storia, la memoria e l’ambiente circostante”. Aderiscono diversi comuni,la Regione FVG, la camera di Commercio di Gorizia ed il Ministero della Difesa. Come è noto, il 13 settembre, l'attuale Papa, si recherà al sacrario di Redipuglia. Sono stati realizzati, per l'occasione, da parte della provincia di Gorizia, centinaia di manifesti, con il volto del Papa sorridente.

Ci sono state diverse polemiche, la più rilevante è quella emersa sul sito forumgorizia. Ora, probabilmente,se quel manifesto serviva anche per sponsorizzare il progetto Carso 2014, a quanto pare questo intento sembra essere sfumato, almeno, ad oggi che scrivo, nel sito internet ufficiale Carso 2014 e sulla pagina facebook ufficiale, di quel manifesto non vi è traccia, comunque è da ricordare che molti di questi discutibili manifesti sono stati già affissi nel goriziano. Però, ad oggi, sul profilo facebook istituzionale di Carso 2014, domina, in modo sovrano, il monarca della Chiesa Cattolica, con il logo dell'Arcidiocesi di Gorizia. Papa sorridente, con la scritta presente del sacrario, di origine e matrice fascista, alle sue spalle.

Probabilmente perché questo logo è stato ritenuto come più idoneo, rispetto al contestato manifesto. Ma, vorrei capire, la differenza. Quale differenza tra il manifesto contestato ed il logo accettato? Il Papa con un sorriso meno pronunciato, ma sempre sorridente, con alle spalle la scritta presente, un presente assente, un presente di matrice fascista, un presente che ha annullato l'esistenza di tutti i caduti lì ricordati, è ritenuto più consono? E poi perché papizzare Carso 2014? Non si poteva mantenere una certa indipendenza pur volendo sfruttare l'immagine del Papa, per pubblicizzare Carso 2014? E' mica un progetto religioso? E' mica finanziato dal Vaticano? Siamo mica nella Repubblica italiana del Vaticano? 
Però, a pensarci bene...



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