Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Nessuna libertà di pensiero al razzismo e neonazifascismo. Banniamo e censuriamo i frignatori reazionari

Frignano come cani bastonati quando vengono censurati, bannati. Frignano come bambini viziati. Frignano come cetnici in fuga dall'insurrezione antifascista. Invocano la libertà di pensiero. Invocano la libertà di manifestazione del diritto di critica. Addirittura, molti di loro, invocano la resistenza, l'antifascismo, pur essendo nostalgici del fascismo, dicendo e scrivendo che censurare o bannare, o cancellare commenti, insulti,offese, pensieri, di portata razzista, xenofoba, omotransofoba, nazifascista, significherebbe non aver rispetto dell'antifascismo e dei partigiani e che l'antifascismo, così facendo,  diventerebbe come il suo opposto. A parte il fatto che quando si parla di partigiani si deve distinguere tra partigiani bianchi e rossi, comunque sia, l'antifascismo, che include il contrasto, concreto e non solo astratto, a quelle piccole particelle reazionarie che costituiscono l'insieme che ha connotato il nazifascismo, come slavofobia,omotransfobia,xenofobia razzismo ecc, consiste, a parer mio, nella realizzazione di tutte quelle pratiche quotidiane finalizzate a prevenire, contrastare e reprimere, quando necessario, azioni ed intenzioni, finalizzate all'affermazione di valori incompatibili con la democrazia. Pensieri razzisti, ad esempio, sono incompatibili con la democrazia, dunque vanno censurati. Pensieri nazifascisti, sono incompatibili con la democrazia, e così via discorrendo. Se è vero che la libertà del singolo finisce lì ove inizia quella del proprio simile è altrettanto vero che la democrazia finisce lì ove inizia la destabilizzazione della stessa. Per stabilizzare la democrazia è necessario non dare spazio ai frignatori, che spesso, nel nome dell'ignoranza più diabolica o nella consapevolezza più reazionaria, invocano proprio principi fondanti la democrazia per compromettere ed annientare la democrazia medesima. Non è una questione di essere cultori del pensiero unico,o dell'omologazione, è questione di prevenire, contrastare e reprimere pensieri e parole ed azioni che minano, con il rischio di farli esplodere o mutilarli in modo perenne, diritti sociali,civili essenziali per ogni comunità civile. Diritti civili e sociali basilari per la democrazia. Se questi pensieri non verranno censurati,fermati,bloccati,contrastati, troveranno legittimazione e trovando legittimazione il virus innescato dalle menti reazionarie od ignoranti, ucciderà la democrazia. 

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