Il Comune di Ronchi "adotti" la tomba storica della famiglia Fontanot e le tombe storiche a rischio oblio del cimitero

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Il territorio ronchese durante le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale ha pagato dazio pesantemente soprattutto per il contributo dato da diverse famiglie nella lotta di liberazione. Decine di famiglie hanno visto spezzato il proprio legame, non hanno potuto veder crescere i propri figli, fratelli, sorelle perchè la guerra non conosce pietà alcuna. Tra le famiglie che maggiormente hanno lasciato il segno nella storia non solo locale ma anche internazionale c'è sicuramente quella dei Fontanot. Su cui sono stati scritti diversi libri, realizzati documentari e intitolate vie in diverse località. Eppure al cimitero di Ronchi non si può restare indifferenti allo stato attuale in cui si trova la tomba dei Fontanot. Scritte purtroppo totalmente illeggibili e alcuni segni di cedimento della struttura tombale. In quella tomba, si riportano i nomi di Fontanot Regina, Fonanot Licio, Fontanot Giovanni, Fontanot Maria, Fontanot Enea, Fontanot Armido, Fontanot Vinicio e Fontanot ed ...

Nessuna libertà di pensiero al razzismo e neonazifascismo. Banniamo e censuriamo i frignatori reazionari

Frignano come cani bastonati quando vengono censurati, bannati. Frignano come bambini viziati. Frignano come cetnici in fuga dall'insurrezione antifascista. Invocano la libertà di pensiero. Invocano la libertà di manifestazione del diritto di critica. Addirittura, molti di loro, invocano la resistenza, l'antifascismo, pur essendo nostalgici del fascismo, dicendo e scrivendo che censurare o bannare, o cancellare commenti, insulti,offese, pensieri, di portata razzista, xenofoba, omotransofoba, nazifascista, significherebbe non aver rispetto dell'antifascismo e dei partigiani e che l'antifascismo, così facendo,  diventerebbe come il suo opposto. A parte il fatto che quando si parla di partigiani si deve distinguere tra partigiani bianchi e rossi, comunque sia, l'antifascismo, che include il contrasto, concreto e non solo astratto, a quelle piccole particelle reazionarie che costituiscono l'insieme che ha connotato il nazifascismo, come slavofobia,omotransfobia,xenofobia razzismo ecc, consiste, a parer mio, nella realizzazione di tutte quelle pratiche quotidiane finalizzate a prevenire, contrastare e reprimere, quando necessario, azioni ed intenzioni, finalizzate all'affermazione di valori incompatibili con la democrazia. Pensieri razzisti, ad esempio, sono incompatibili con la democrazia, dunque vanno censurati. Pensieri nazifascisti, sono incompatibili con la democrazia, e così via discorrendo. Se è vero che la libertà del singolo finisce lì ove inizia quella del proprio simile è altrettanto vero che la democrazia finisce lì ove inizia la destabilizzazione della stessa. Per stabilizzare la democrazia è necessario non dare spazio ai frignatori, che spesso, nel nome dell'ignoranza più diabolica o nella consapevolezza più reazionaria, invocano proprio principi fondanti la democrazia per compromettere ed annientare la democrazia medesima. Non è una questione di essere cultori del pensiero unico,o dell'omologazione, è questione di prevenire, contrastare e reprimere pensieri e parole ed azioni che minano, con il rischio di farli esplodere o mutilarli in modo perenne, diritti sociali,civili essenziali per ogni comunità civile. Diritti civili e sociali basilari per la democrazia. Se questi pensieri non verranno censurati,fermati,bloccati,contrastati, troveranno legittimazione e trovando legittimazione il virus innescato dalle menti reazionarie od ignoranti, ucciderà la democrazia. 

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