Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

Nessuna libertà di pensiero al razzismo e neonazifascismo. Banniamo e censuriamo i frignatori reazionari

Frignano come cani bastonati quando vengono censurati, bannati. Frignano come bambini viziati. Frignano come cetnici in fuga dall'insurrezione antifascista. Invocano la libertà di pensiero. Invocano la libertà di manifestazione del diritto di critica. Addirittura, molti di loro, invocano la resistenza, l'antifascismo, pur essendo nostalgici del fascismo, dicendo e scrivendo che censurare o bannare, o cancellare commenti, insulti,offese, pensieri, di portata razzista, xenofoba, omotransofoba, nazifascista, significherebbe non aver rispetto dell'antifascismo e dei partigiani e che l'antifascismo, così facendo,  diventerebbe come il suo opposto. A parte il fatto che quando si parla di partigiani si deve distinguere tra partigiani bianchi e rossi, comunque sia, l'antifascismo, che include il contrasto, concreto e non solo astratto, a quelle piccole particelle reazionarie che costituiscono l'insieme che ha connotato il nazifascismo, come slavofobia,omotransfobia,xenofobia razzismo ecc, consiste, a parer mio, nella realizzazione di tutte quelle pratiche quotidiane finalizzate a prevenire, contrastare e reprimere, quando necessario, azioni ed intenzioni, finalizzate all'affermazione di valori incompatibili con la democrazia. Pensieri razzisti, ad esempio, sono incompatibili con la democrazia, dunque vanno censurati. Pensieri nazifascisti, sono incompatibili con la democrazia, e così via discorrendo. Se è vero che la libertà del singolo finisce lì ove inizia quella del proprio simile è altrettanto vero che la democrazia finisce lì ove inizia la destabilizzazione della stessa. Per stabilizzare la democrazia è necessario non dare spazio ai frignatori, che spesso, nel nome dell'ignoranza più diabolica o nella consapevolezza più reazionaria, invocano proprio principi fondanti la democrazia per compromettere ed annientare la democrazia medesima. Non è una questione di essere cultori del pensiero unico,o dell'omologazione, è questione di prevenire, contrastare e reprimere pensieri e parole ed azioni che minano, con il rischio di farli esplodere o mutilarli in modo perenne, diritti sociali,civili essenziali per ogni comunità civile. Diritti civili e sociali basilari per la democrazia. Se questi pensieri non verranno censurati,fermati,bloccati,contrastati, troveranno legittimazione e trovando legittimazione il virus innescato dalle menti reazionarie od ignoranti, ucciderà la democrazia. 

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