Lo spirito di solidarietà del Friuli

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  Dopo la tempesta, potente, imprevista, sconvolgente, la classica quiete, che sa di beffa. Il sole, il silenzio, il rumore di chi spala fango, di chi si è attivato senza battere ciglio per aiutare. Subito. Solidarietà. Così è stato nei periodi delle grandi tragedie e drammi che hanno colpito questa piccola fetta di terra d'Europa. Che ha conosciuto due guerre mondiali, con il Friuli non spettatore, ma suo malgrado, attore. Così è stato con eventi diabolici, come la tragedia del Vajont, così come è stato con il terremoto del 1976. Una terra che non cerca di compiacersi, che non ha bisogno di sentirsi dire quanto siamo bravi o più fighi o meno fighi degli altri. Si va oltre, si va avanti, insieme. Il dolore delle vite sottratte cinicamente da questo mondo è e rimarrà vivo, ma la forza di rialzarsi in breve tempo, senza perdere tempo in giustificati lamenti, che questa terra continua a dimostrare, generazione dopo generazione, è più unica che rara. Il sole splende lì dove una frana h...

La via Udine a Trieste



Trieste è una città dalle mille ed infinite particolarità.

Spesso camminando ed attraversando vie, strade e traverse di Trieste, perso nell'indifferenza, rapito dalla frenesia quotidiana, ti lasci sfuggire bellezze e splendori che meriterebbero certa e viva attenzione. Via Udine è una strada che molti definirebbero periferica, un lungo vialone, dal traffico intenso, dall'inquinamento costante, che ti conduce verso Opicina/Opčine o verso il centro città od anche verso quel centro di Roiano che è un rione parte integrante di Trieste. In quella via Udine vi sono possenti palazzi, dai diversi colori che spesso si armonizzano con il cielo, una cornice naturale a quel quadro architettonico multiforme che è proprio di via Udine. Diverse traverse che fungono da belvedere sul mare, d'altronde esiste anche la scala del Belvedere, esiste la casa del marinaio inglese, che con le sue merlature ed appunto torrette merlate, incastonata come un piccolo gioiello, dal color giallo vivo, è lì ferma ed immobile ed inosservata . 



Così come spesso inosservata è la casa in via Udine dove ha vissuto il pittore triestino Lucano o  l' esponente dell'irredentismo italiano Guglielmo Oberdan. Ma vi sono anche diverse attività di artigianato, di antiquariato, d'arte, che lentamente ti trasportano verso il centro di Roiano dove ancora oggi esistono sartorie, macellerie e pescherie, che hanno retto, seppur con le mille difficoltà immaginabili, all'invasione delle solite note catene commerciali di supermarket. Via Udine meriterebbe di più. Meriterebbe una grande riqualificazione, una illuminazione diversa, così come accaduto per vie simili a Bruxelles, meriterebbe di essere valorizzata come via dell'artigianato e dell'arte e non di essere reputata come una semplice via di passaggio per quella complessa ed articolata Trieste che vuol essere metropoli moderna ma che è un mero assembramento di rioni e borghi dalle mille specificità.

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