Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

DIA: relazione antimafia secondo semestre e FVG

Il cinque agosto è stata pubblicata la corposa relazione della Direzione Investigativa antimafia. A livello generale si delinea una mafia che destina buona parte dei proventi derivanti da diversi tipi di illeciti e reati per il sostentamento dei mafiosi in carcere che comunque incrementa, in modo rilevante il proprio condizionamento nella gestione della cosa pubblica, nel settore delle energie alternative, la 'ndrangheta, invece, mantiene la posizione di primato nel traffico europeo di cocaina, e la camorra, pur indebolita dalle azioni repressive come condotte dallo Stato, pare invece riacquistare forza proprio grazie al crescente disagio sociale. Continuano a crescere i beni confiscati, anche se il sito dell'agenzia nazionale dei beni confiscati continua a rimanere aggiornato alla data del 3 gennaio 2013 che vede in Friuli Venezia Giulia un totale di 19 beni rientranti tra sequestri e confische. Questa seconda relazione, che chiude l'anno 2013, ricorda l'importante operazione che si è svolta il giorno 8 ottobre 2013, nella nostra regione, dove sono stati eseguiti alcuni provvedimenti di sequestro nei confronti di soggetti ritenuti prestanome di esponenti di famiglie di cosa nostra attiva nella provincia di Trapani, ma emergono anche diversi accessi ad alcuni cantieri, come quello di Palmanova, Cervignano ed a Trieste città al parcheggio Colle San Giusto.

Si segnalano  25 casi di estorsione nel secondo semestre del 2013 in FVG nel primo semestre erano 32, da 13 del primo semestre si passa alle 15  estorsioni del secondo semestre per quelle compiute da soggetti stranieri , sono invece zero i casi di usura nel secondo semestre contro i 3 del primo semestre, mentre si passa dalle zero segnalazioni di usura del primo semestre alle due per quelle compiute dai soggetti stranieri. Risulta solo una persona essere stata arrestata per concussione, zero per corruzione. Dati importanti, certamente irrisori rispetto alla situazione che flagella l'Italia meridionale, la Lombardia, il Lazio, l'Emilia Romagna ed anche il Veneto, comunque l'attenzione da parte delle istituzioni sembra essere alta, specialmente per quanto riguarda il settore dei lavori pubblici e degli appalti, la conferma è data dal rilevante numero di accessi effettuati in FVG, che con gli 82 mezzi,15 imprese,69 persone fisiche e tre accessi, risulta essere tra le prime realtà territoriali per numero di controlli effettuati in tale ambito, ed un motivo ci sarà.



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