Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Udine:se una palestra della scuola viene usata per corsi di "sicurezza" da un gruppo nazionalistico

La rete antinazifascista del FVG (Osservatorio Regionale Antifascista FVG ) denuncia che il  gruppo nazionalista friulano “nazionalisti friulani”, che sulla propria pagina facebook si presenta in questo modo : “Da un lato gli aiuti sociali benevoli nei confronti degli stranieri e dall'altro i friulani, che hanno da generazioni costruito il Friuli di oggi, che non arrivano alla fine del mese. Da un lato la delinquenza, dove quasi il 60% dei detenuti in Friuli è straniero, e dall'altro il cittadino friulano che viene depredato da furti, rapine e violenze ed il cui Stato non riesce a garantire una adeguata sicurezza e protezione”, ha organizzato, per il giorno 8 giugno 2014 dalle ore 9.00 alle ore 13.00, presso la Palestra piccola del Liceo Marinelli un corso di “antiaggressione” e sicurezza personale. Si legge, tra le prime righe, questa volta sulla pagina che ospita l'evento, “Il Friuli è sempre stato un territorio dove la sicurezza e l'onestà erano parti integrati della società e contraddistinguevano il cittadino friulano. Eppure i furti, le rapine, il bullismo, le truffe, i raggiri sono diventati, negli ultimi anni, fatti di cronaca quotidiani, che vedono sempre più spesso gli immigrati come protagonisti in negativo”.
Ora, visto che le aree di gioco e gli impianti sportivi di competenza provinciale sono posti a disposizione di Società e Associazioni sportive, in orario extrascolastico, previo rilascio del nulla osta degli Istituti scolastici che utilizzano le strutture per l’attività didattica e sportiva e successiva concessione dell’Amministrazione Provinciale, la domanda non può che essere la seguente: ma la provincia e la scuola interessata erano a conoscenza della realtà che ha organizzato il detto corso? Se non erano a conoscenza, bisogna interrogarsi sul come vengono valutate le domande di concessione in relazione all'utilizzo di spazi pubblici, ed in ogni caso se non erano a conoscenza, ora non possono dire di non sapere.  Si auspica una revoca della concessione dello spazio della palestra provinciale della scuola Marinelli, perché corsi di tale fattura, organizzati da un soggetto politico nazionalistico, come emerge su facebook,

che si schiera contro gli immigrati, sono a dir poco una indecenza per una realtà come Udine che in tema di integrazione si è sempre distinta positivamente. Alcune cose che si possono leggere nella loro pagina facebook:


Si parla tanto di Europa dei popoli e delle comunità, di Europa che deve contrastare i nazionalismi e poi, invece, vedi che realtà nazionalistiche, come quella in questione,

organizzano corsi di anti-aggressione, strumentalizzando l'immigrazione, per fini a dir poco evidenti e violenti. Nessuna libertà di espressione, e di agibilità politica, in nessuna forma ed in nessun spazio, deve trovare luogo per queste nefaste organizzazioni.

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