Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

La vera origine delle cinque poesie sul calcio di Saba




Le Cinque poesie sul calcio scritte da Umberto Saba nascono in modo singolare, ma in un modo che non deve sorprendere, poiché sarà quello tipico del poeta di Trieste.  Si è detto e scritto che è andato allo stadio casualmente, oppure perché ha ricevuto in regalo un biglietto, o per accompagnare la figlia. In realtà questi tre elementi non sono esclusivi ma corrono e vivono insieme. Le cinque poesie sul calcio, che si aprono con il saluto ai rosso alabardati amati dai triestini e che si concluderanno con la gioia e la capriola del portiere della squadra che ha segnato, una gioia che si contrappone al dramma ed alla tristezza del portiere avversario, nascono all'interno della libreria di Umberto. Carletto, ovvero Carlo Cerne, era un grande appassionato di calcio, un gran tifoso della triestina. Il suo umore variava e mutava spesso in base ai risultati della triestina. Ora felice e gioioso ora triste ed in solitudine con i suoi pensieri sul perché della sconfitta. Umberto Saba è stato un grande, forse il più grande, studioso dell'animo triestino. Tramite i suoi versi è riuscito ad immortalare passioni, dolori, sentimenti, amori, che ben hanno espresso la realtà e la sensibilità di una intera comunità. Percependo quello stato umorale a dir poco variabile, quale quello del suo socio di libreria, Carletto, decise, Umberto, di andare direttamente nel luogo fonte di tante gocce di sentimenti, allo stadio. Ciò per capire il calcio, per capire il perché ed il come una semplice partita di calcio potesse condizionare in modo così determinate lo stato umorale del suo amico Carletto. Questa storia l'ho appresa alla libreria di via San Nicolò 30 di Trieste, parlando con il figlio di Carlo Cerne, Mario, unico erede e che mantiene in vita quel gioiellino, con il quale ho avuto modo di rivivere  alcuni particolari emozionati delle cinque poesie sul calcio,  dopo aver chiacchierato sul  calcio di una volta, su cosa significasse essere ultras una volta.

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