La strage di Vergarolla, se ancora oggi non si riesce a collocare una lapide con i nomi delle vittime




Mentre a Capodistria non si riesce a porre una targa sulla casa ove nacque Nazario Sauro, c'è chi propone addirittura di restituire alla città una statua di Sauro, noto capitano antiasburgico, il cui monumento, imponente, venne fatto saltare in aria dai nazisti, a Pola, ancora oggi, a 79 anni dalla strage di Vergarolla, non si riesce a porre una targa che ricordi i nomi delle vittime. Una strage che ancora oggi continua a dividere gli storici, tra chi sostiene che gli artefici furono gli jugoslavi, chi fu atto di incuria degli inglesi, chi, opera di fascisti italiani, chi, un semplice e catastrofico incidente, l'unica certezza è che a perdere la vita furono un centinaio di innocenti di cui vennero identificati in 64 e un terzo delle vittime furono  bambini. Tutto ciò è semplicemente scandaloso soprattutto per un Paese che ha introdotto l'Euro, che è europeo e dove la minoranza storica italiana continua a subire delle ingiustizie importanti o degli accontentini come nel caso di Vergarolla, quando alla Comunità degli italiani di Pola venne concesso il permesso di porre un piccolo cippo, nel 1997, per ricordare quella strage di italiani e di cittadini innocenti. C'è chi auspica che per gli 80anni si possa arrivare finalmente al grande passo, ovvero a porre una lapide con i nomi delle vittime, per cercare di sanare, in parte questa grande vergogna storica, perchè verità e giustizia storica e giuridica su questo nefasto episodio della nostra storia non ci sarà mai.

mb

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